Il Tirreno

Lucca

S. ALESSIO

Ricercatori in visita sul Serchio

Sotto osservazione il progetto di ricarica artificiale delle acque

2 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. Il sito sperimentale sul fiume Serchio a Sant'Alessio è stato la méta della visita di una cinquantina di ricercatori che partecipano al progetto Marsol – di cui la Provincia è partner – e che, in questo modo, hanno potuto vedere di persona l'applicazione del progetto che permette di sfruttare la ricarica artificiale delle acque del Serchio per portare circa 600 litri al secondo (pari a 18 milioni di metri cubi all'anno) di acqua potabile a Lucca, Pisa e Livorno.

Il progetto vuole dimostrare come grazie alla ricarica artificiale dei bacini, sia possibile risolvere i problemi di carenza idrica, tenuto conto anche del fatto che i cambiamenti climatici in atto comporteranno sempre più dei prolungati periodi di siccità.

La Provincia di Lucca – assieme alla Scuola Sant'Anna di Pisa e alla Società Tea Sistemi spa – ha installato nel campo pozzi di Sant'Alessio, un controllo sperimentale che servirà a verificare in tempo reale i principali parametri chimico-fisici delle acque sotterranee e del fiume Serchio.

Tutti i parametri rilevati vengono inseriti in una banca dati dove vengono elaborati per delineare degli scenari di rischio per i differenti periodi di simulazione.

Recenti studi a carattere regionale hanno stimato che nelle regioni mediterranee, a causa dei cambiamenti climatici, nell’anno 2100, a fronte di una costante crescita della popolazione, sarà disponibile solo il 50 per cento delle risorse idriche oggi presenti e questo si tradurrà in siccità e perdita di colture.

Primo piano
Il mistero

Firenze, donna trovata morta e ricoperta di sangue in strada: la procura indaga per omicidio

Estate in Toscana