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Livorno, Esciua irrompe al Centro Coni: tante urla ma... - Cosa è successo nello spogliatoio

di Alessandro Lazzerini
Livorno, Esciua irrompe al Centro Coni: tante urla ma... - Cosa è successo nello spogliatoio

Va nello spogliatoio e si infuria con tutta la squadra. Però nessun esonero: Formisano resta al suo posto nonostante la lunga crisi

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LIVORNO. Pomeriggio di fuoco in casa Livorno. Quello di ieri, e non poteva essere altrimenti dopo una sconfitta pesante come quella di Perugia. Sia in termini di classifica contro un'avversaria diretta, ma anche per le modalità con cui è arrivata: l’ennesimo passo indietro della squadra che, una volta sotto 1-0, si è sciolta come neve al sole e non ha saputo reagire. E questo non è andato già al presidente Joel Esciua che nella giornata di ieri si è presentato al Centro Coni di Tirrenia irrompendo nello spogliatoio per un confronto con squadra e staff.

Le indiscrezioni parlano di un Esciua furibondo, a cui non è andata giù la prestazione del Curi. Il presidente ne ha avute per tutti, ha usato toni duri ed è rimasto a lungo a rimproverare il gruppo squadra per una situazione che si fa sempre più nera. Un confronto talmente lungo che l’allenamento in pratica non c’è stato, ma solo una seduta di corsa a bordocampo.

Finito qui? No, dopo la breve “sgambata” ci sarebbe stata una serie di confronti individuali tra il patron e una buona parte di giocatori, per cercare di capire quali siano i problemi di questo Livorno. L’obiettivo stagionale a inizio agosto, quando ancora tanti giocatori non erano arrivati, era il decimo posto che oggi, più per le prestazioni offerte che per la reale distanza in classifica, sembra una chimera.

La sensazione che emerge da questa prima parte di campionato è chiara: speriamo di salvarci. E la sconfitta di Perugia ne è una delle conferme più eloquenti. Sfuriata di Esciua al Coni, quindi, ma niente esonero per mister Alessandro Formisano, come invece continua a chiedere a gran voce la piazza, ormai da almeno un mese con il dito puntato sull'allenatore ex Pianese. Il tecnico campano già due volte, dopo le debacle con Ascoli e Pineto, è riuscito a salvare la panchina battendo prima il Bra e dopo la Sambenedettese.

Non c’è due senza tre, si dice, e domenica contro il Forlì, Formisano sarà di nuovo sotto esame sperando che l'esito sia come nelle due occasioni precedenti. In caso di sconfitta l’esonero sembra davvero inevitabile. Ma stavolta, a differenza delle altre due, è tanta anche la pressione sulla squadra che non riesce a trovare continuità e, dopo essersi presa le proprie responsabilità, adesso deve dare l’ennesima risposta in una stagione fin qui deludente. Il prossimo fine settimana si preannuncia, ancora una volta, scoppiettante. 

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