Il bonus
Una super PL impenna a Imola
La vittoria arriva in volata, sorpasso a 3” dalla fine con due liberi firmati da Venucci Gabrovesk, Leonzio e Lucarelli i trascinatori e alla fine è festa per i tifosi livornesi
All’ultima curva. Il sorpasso vincente, il colpo di reni sul traguardo, quando la bandiera a scacchi era lì davanti. A Imola, contro l’Andrea Costa, la PL trova due punti di platino, in una partita pazzesca e con un finale a dir poco incredibile. I biancoblù a 2' dalla fine imboccano l’ultimo giro avanti di 9 (56-65), due triple clamorose di Sanguinetti riportano i biancorossi in partita sul 62-65. Alibegovic sbaglia da tre, rimbalzo piellino. Il tiro di Leonzio in avvicinamento finisce sul ferro, mentre dall’altra parte, allo scadere dei 24", Chessari mette la bomba del pareggio. L’ultimo possesso è della Verodol. Dopo il timeout di Turchetto, la palla finisce nelle mani di Venucci: step-back e fallo di Raucci sul tiro, tre liberi. Il play sanvincenzino, fin lì a secco e abbastanza fuori dalla partita, non sbaglia: due su tre. Imola ha tre secondi a disposizione, ma niente più timeout. La preghiera di Gatto da metà campo finisce corta. Il tabellone dice 65-67. Esplodono i 150 livornesi al Pala Ruggi. E’ il successo che vale l’aggancio alla vetta. Partita a due facce Primi due quarti con gli attacchi più forti delle difese. Sanguinetti e Kupstas sono due rebus per la difesa piellina, mentre in attacco la truppa di Turchetto trova soluzioni più variegate, con Lucarelli come riferimento primario.
É una partita aperta, giocata ad alta intensità, con gli arbitri che lasciano correre. Imola chiude con un clamoroso 6/13 da tre punti nei primi 20’, la PL ha un 3/15 da polveri tiepide, ma domina a rimbalzo. L’unico allungo locale al nono (20-14), viene subito rintuzzato da Lucarelli e Mennella. Il secondo quarto vive di equilibrio, il 40-37 dice che c’è ancora tutto da giocare. Nella ripresa, invece, tutto il contrario. Le difese mettono la museruola agli attacchi avversari e non si segna più, con i biancorossi che cambiano su tutto e la Verodol che si ingolfa un po'. Imola fa 0/8 da tre nel terzo quarto e la PL, come detto, ha meno ritmo. E se a inizio quarto quarto riesce ad allungare è per merito di due triple “ignoranti” di Leonzio e qualche viaggio ai liberi. Tutto da rifare quando Sanguinetti si prende Imola sulle spalle. Ma alla fine ci pensa Venucci a mettere il marchio sulla partita.
E' la terza vittoria su tre gare finite punto a punto, non è un caso. I tre tenori Gabrovesk, Leonzio e Lucarelli. I punti fissi di questa Verodol sono chiari. Lo sloveno è il riferimento interno, Leonzio fa male da fuori e Lucarelli va bene per ogni stagione. Il tabellino del lungo dice 17 punti e 6 rimbalzi, quello “dell’uomo mascherato” non delude: 16 punti con 3/5 da tre e 3 assist nonostante le condizioni non al top. Ottimo l’apporto di un Lucarelli da 11 punti e 4 rimbalzi con la capacità, come dice lui, di rianimare la squadra quando serve. Intorno gira tutto il resto, compreso un Kluychnyk con la faccia giusta: difesa, rimbalzi (10), tanta voglia di lottare e segnali che possono essere solo positivi. La classifica Vittoria pesante in un turno in cui tutte le big rischiavano di perdere punti. Roma vince un partitone a Chiusi, Latina (senza Sacchetti) espugna Ravenna, perde Faenza e Caserta riposava. Imola, come Ferrara, sono due campi dove qualcuno i punti ce li lascerà. Ambiente infuocato e squadra talentuosa. Questa vittoria della PL ha un peso specifico enorme, che verrà compreso ancora meglio con il passare del campionato. Adesso la classifica dice Caserta, PL, Virtus Roma e Latina tutte insieme davanti, anche se i bianconeri hanno un gara in meno.
Dietro c’è la Luiss imbattuta ma con partite da recuperare. La Verodol è lì davanti. E il doppio turno casalingo deve servire per accelerare. La sgasata di Imola è di quella da grande squadra.
