PL, non si passa al “Palabunker”
Quarrata resta in partita tre quarti, poi crolla nel finale: stavolta la chiave è la difesa. Gran partita di Lucarelli e Gabrovsek, bene Mennella. E il tabellone resta spento
LIVORNO. Uno che non era al Palazzo, guarda il risultato e pensa: «Ah, finalmente i tifosi della PL hanno vissuto una domenica bella tranquilla». Eh. Magari. A parte che “tranquillo” non ha fatto una gran carriera, ma comunque a inizio terzo quarto il tabellone diceva 49-47 per cui la vera serenità è arrivata verso le 19,50 di sera, a 5 minuti dalla fine. Non molto prima.
Tris d’assi
Ma va bene così. Oggi bisogna pensare ad andare alla cassa e la PL l’ha fatto seguendo un copione già visto: perché Quarrata anche contro Roma e Latina (due big) aveva giocato alla pari per trequarti di partita, per poi calare negli ultimi 10’. Pagando un roster corto. Idem stavolta. Loro non saranno dei fenomeni ma sono rognosi (in senso buono), ti si attaccano e non mollano un pallone, vanno sotto e ti saltano di nuovo addosso.
Oggi Quarrata non è una squadra che si può battere di 20 asfaltandola dall’inizio. La partita va gestita. E Turchetto l’ha fatto. Con l’illusione della fuga (19-11) presto spenta, equilibrio all’intervallo lungo (35-30), loro che mettono il corto muso avanti (37-38) sfruttando il black out offensivo PL e terzo quarto che si chiude 49-47.
Il resto è spumante e pasticcini. Leonzio (che al 35’ aveva segnato 2 punti) inizia a far canestro anche dal bar, break di 11-0 da 51-49 a 62-49 e può iniziare la festa. Perché questa è la terza vittoria consecutiva: il calendario sulla carta poteva dare una mano (anche se Ferrara poi ha fatto 2/2 in trasferta) e la PL questa mano l’ha presa per issarsi su in vetta. Presto, per carità, ma (per dirla alla Catalano) meglio essere primi che ultimi.
Lucarelli e Gabro
Cosa ci ha regalato di buono questa partita? Innanzitutto i 24 minuti in campo di Jacopo Lucarelli. 24 minuti con cifre più che positive ma soprattutto “pieni”. Da giocatore ritrovato. Se JL99 cresce ancora un po’, la PL ha fatto bingo. E poi si è visto quanto Gabrovsek possa spostare. Signori, questo è un giocatore vero: forse più 3 che 5 (la mano da tre è buona, arriverà anche quella) ma quando riceve un pallone pulito nei paraggi del canestro, non lo ferma nessuno. La squadra deve imparare a servirlo nel modo giusto (come nel terzo quarto) e lui deve capire al 100% il campionato italiano. Bene bene anche Mennella: canestri importanti, faccia tosta, sa fare tutto. Uno da PL.
Margini di crescita
Fare 3/3 e avere ampi margini di crescita è un buon punto di partenza. Stavolta ad esempio in attacco è mancato Ebeling, anche Bonacini e Klyuchnyk hanno fatto fatica. Strano vedere la PL che resta sotto gli 80 punti segnati (ed erano 49 dopo 30’) ma sono un ottimo segnale i 56 subiti (di cui solo 9 nell’ultimo quarto).
Striscione e tabellone
Voto 10 allo striscione dei tifosi “Fermate le guerre, non le trasferte”. Voto 2 a chi si deve occupare del tabellone segnapunti: non andava, è rimasto spento e i tifosi non vedevano punteggio, falli, niente di niente. Assurdo.