PL: sei pazza, tosta e vincente
Vittoria in rimonta per la Verodol a Ferrara con quasi 200 tifosi al seguito Leonzio tiene a galla i biancoblù e Bonacini firma gli ultimi tre punti decisivi
FERRARA. Nati per soffrire. Chi tifa la PL lo sa. È così. Le cose facili per chi segue il biancoblù non esistono. E anche i primi due punti a Ferrara, per la Verodol, arrivano al termine di una battaglia pazzesca. Sorpassi, contro sorpassi e un finale in volata in quella che è “la Città della bicicletta”. È decisivo un libero di Bonacini a 1’06” dalla fine. Poi Bellini dall’angolo sbaglia da tre, Gabrovsek fa lo stesso da due. L’ultima azione sembra non finire mai, ma il tiro di Pellicano sbatte sul ferro. Ed esplode la festa dei 200 piellini saliti in Romagna. Dal punto di vista tecnico c’è tanto da crescere, ma l’animo è quello giusto. Quello da PL.
Problemi a rimbalzo
Se chiudi il primo tempo con un parziale di 34-13 a rimbalzo e sei sotto solo di tre punti è un miracolo. La PL nei primi 20 minuti fa una fatica tremenda sotto le plance. Sono ben 17 i rimbalzi offensivi concessi alla Adamant con Tio a 6 che è un rebus per la difesa biancoblù. Ferrara tira 11 volte di più e si ritrova avanti, nonostante sbagli in più di un’occasione la gestione della seconda opportunità. La chiave della partita sarà proprio a rimbalzo. La PL nel secondo tempo pareggia la fisicità e l’intensità e ne concede solo 2 offensivi a Ferrara. C’era da sporcarsi le mani per portare a casa i 2 punti e la squadra lo ha fatto.
La rimonta
Il momento più difficile per la Verodol è a inizio terzo quarto. Dal 36-33 del 20’, Ferrara si è ritrovata in un attimo sul 45-33 grazie ai canestri di Tio e Santiago, trascinatori dei loro. Il palazzetto tutto a spingere l’Adamant e una PL che è stata bravissima a non crollare. Passo dopo passo, prima Leonzio, poi Lucarelli hanno segnato canestri importanti per tornare a giocarsi l’ultimo quarto punto a punto. Una delle chiavi è qui.
Bonacini e Leonzio
Gli ultimi tre punti della PL sono tutti di Davide Bonacini. Prima un canestro da due, poi il libero decisivo. Minutaggio alto per il play emiliano (29’) , ma comunque lucidissimo nel momento chiave della partita. Lo abbiamo detto mille volte, la sua condizione è e sarà uno degli aspetti più importanti di tutta la stagione biancoblù. In più c’è Ennio Leonzio. Quando la PL ha rischiato di andare sott’acqua ci ha sempre pensato lui. Talvolta forzando un po’ troppo, ma chiudendo ancora una volta con 21 punti e il 40% dal campo. Le difese avversarie lo marcano in tre, ma la mezza volta in cui gli viene lasciato un po’di spazio, il 10 è letale. Riparte da dove aveva chiuso.
Fiume di gente
Una festa così l’avevano immaginata da quando in mattinata o nel primo pomeriggio sono saliti sui pulmini o sulle auto per salire a Ferrara. Inutile dire che nel secondo tempo, la PL aveva alle spalle il vento della propria gente. Quasi 200 tifosi che, dopo il primo quarto di sciopero contro il nuovo Protocollo, sono stati un fattore. “Noi vogliamo questa vittoria”, il grido nel momento più difficile. Il fiato sospeso sul tiro di Pellicano, proprio davanti al settore, e l’esplosione di gioia. Tornare a casa con una sconfitta sarebbe stata dura, farlo con una vittoria così sofferta è una goduria. Alla fine è festa totale. Tifosi e squadra. Col cuore oltre l’ostacolo e la ghigna da battaglia. Il resto arriverà, per ora va bene così. l