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Libertas ko nella quarta sfida: sarà spareggio

di Fabrizio Pucci

	La squadra alla fine della partita 
La squadra alla fine della partita 

Gli amaranto rientrano dopo una falsa partenza ma falliscono la tripla del più 9. I “3 secondi” a Fantoni sul 74-75 gridano vendetta, da lì Vigevano ha messo la freccia

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VIGEVANO. Si va a gara-5 e c’è da mordersi le mani fino ai gomiti. Si va a gara-5 e le recriminazioni sono lunghe tante quanto i chilometri che separano la bruma lombarda dal mare di Livorno. La Libertas perde il braccio di ferro della quarta sfida. Evapora il match point e mercoledì c’è il redde rationem.

Vigevano vince dopo aver annaspato per lunghi minuti. Poi nell’ultimo quarto indovina una serie di triple che dapprima la tengono a galla, poi la fanno respirare a pieni polmoni. Statua equestre a Blake Francis che con uno step back da campione a 28” dalla fine uccella Pollone e stampa la tripla del +2 (81-79). Sul capovolgimento di fronte lo stremato Banks fallisce l’aggancio e rimanda tutti allo spareggio di mercoledì.

Inizio freddo

Se l’epilogo è stato amaro, l’inizio della partita è stato freddo come la neve: amaranto mai a segno nei primi 2 minuti e mezzo e gialloblù subito avanti 7-0 con la Libertas pasticciona in attacco. Il motivo? Brava la Elachem a presidiare il pitturato e a costringere Filloy e compagni ad affidarsi al tiro da 3 punti. Fortuna che Francis non ha carburato – anche se sui propri errori Vigevano si è regalata troppi extrapossessi – altrimenti il -7 del primo intervallo sarebbe stato più ampio.

Si può fare

Nella seconda frazione la LL ha capito che tutto sommato il blitz era a portata di mano. Vigevano ha avuto in mano le redini tattiche e psicologiche della partita fino a quando si è svegliato Italiano che con una tripla e tre tiri liberi ha ufficializzato l’iscrizione libertassina al match. All’intervallo lungo il 37-34 per i padroni di casa poteva essere considerato un mezzo successo, foriero di buone notizie da certificare nel prosieguo della partita.

La fuga

Il terzo quarto è stato quello della grande illusione. Nonostante le tante palle perse di Banks (alla fine saranno 8, con 4 tiri liberi sbagliati… questione di usura) la Libertas è scappata perché ha attaccato in modo chirurgico e difeso sufficientemente bene per mettere in crisi Vigevano che a quel punto ha visto i mostri. Italiano – on fire – ha firmato la tripla del sorpasso (53-54) ma gli è stato fischiato un fallo tecnico ridicolo. La sua colpa? Avere indicato i tifosi amaranto. Lo stesso Nazza ha dato il massimo vantaggio sul 54-60 punteggio con il quale si è andati al terzo intervallo. +6, ma inerzia colorata d’amaranto e linguaggio del corpo dei Ducali che lasciava intendere tutto il loro sgomento.

La grazia

Il guaio è che la Libertas quasi perfetta del terzo quarto, a quel punto si è inceppata. Filloy ha graziato la Elachem quando ha fallito la tripla apertissima del +9 e nell’azione successiva Stefanini ha portato i padroni di casa a -3. Altra tripla di Italiano (57-63), ma poi una ciascuno di Stefanini e Francis per il 63 pari. La LL si è sospinta di nuovo a +4 (63-67) con Banks che ha fallito l’and one del +5. Vigevano, passata la paura è tornata in sella: 70-68 prima della triplissima di Allinei (70-71). Sul 72 pari Filloy ha fallito la tripla che avrebbe chiuso la serie. A 93” dal termine è arrivato, immancabile, il fischio assassino: un’infrazione di 3” fischiata a Fantoni che non si vede dalla stagione 82/83. Niente canestro del 74-77 e partita che si decide – di fatto – ai liberi con Stefanini di ghiaccio. Poi la tripla di Francis che porta tutti in gara-5 da giocare mercoledì sera in campo neutro. Non è una grande notizia. Ma nulla è perduto. Chi ha perso, invece c’è già anche se la Elachem dovesse rimanere imbattuta fino al 2077: sono quei tifosi di Vigevano che hanno esibito con una vergognosa disinvoluta il saluto romano. Che tristezza. 
 

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