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PL Livorno, la promessa di Zahariev: «Tra 15 giorni sarò in campo»

di Alessandro Bernini
PL Livorno, la promessa di Zahariev: «Tra 15 giorni sarò in campo»

Hristo Zahariev parla per la prima volta dei suoi problemi e degli obiettivi: «Voglio esserci con Jesi, ora sto meglio: capisco i tifosi ma sono io la prima vittima»

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LIVORNO Sale le scale del nostro giornale, si guarda intorno. Tuta PL indosso e tante cose da raccontare.

Hristo Zahariev, come sta?
«Se lo intende come saluto, rispondo "bene"».

E se lo intendiamo come condizioni fisiche?
«Molto meglio».

Il che significa...?
«Che ho un nuovo consulto medico. Se tutto fila liscio, dalla prossima settimana posso allenarmi. Fino a oggi il protocollo medico mi impedisce di avere contrazioni muscolari e dunque con la parte bassa del corpo non posso fare praticamente nulla».

Andiamo al sodo, poi parleremo del resto. Quando rivedremo Zahariev in campo in campionato che tira e difende?
«Se rispondo pensando alla voglia di giocare che ho addosso, direi che spero di fare qualche minuto tra una settimana a Ruvo di Puglia. Ma...».

Ma?
«Ma ho già avuto una ricaduta per la troppa voglia di esserci. E forse è meglio non rischiare. Diciamo che voglio esserci nella partita in casa contro Jesi del 15 dicembre».

Già, le ricadute. Facciamo un passo indietro. Lei lo scorso anno in Bulgaria con la maglia del Chernomorets gioca l’ultima partita il 27 maggio.
«Sì, contro lo Spartak Pleven».

Gioca 24 minuti e segna 10 punti.

«Esatto».
Lei però da gennaio a maggio in Bulgaria si è fermato diverse volte.
«Sì, ma è stato per un problema al bicipite femorale. Un’altra cosa rispetto ai problemi che ho avuto adesso qui a Livorno. In tutta la carriera non ho mai avuto guai fisici e muscolari».

Arriviamo a questa estate. Lei firma con la PL, si allena e poi…
«Sono arrivato con grandi sensazioni e grandi aspettative. Mi ero anche preparato bene in Bulgaria, allenandomi da solo, per essere al top. Ma durante la preparazione arriva un problema al retto femorale. E mi devo fermare».

E fin qui, ci sta. Poi lei rientra il 3 novembre in casa della Luiss Roma, gioca e molto bene, ma si ferma di nuovo la partita dopo contro Fabriano.
«Sì ma stavolta il problema non è al retto femorale. Ma al polpaccio».

Fatto sta che si ferma.
«Probabilmente avevo forzato i tempi per rientrare. Ho fatto tutti gli esami del caso, non si è trovata la lesione ma dopo è venuto fuori qual era il problema. La riabilitazione ha richiesto più tempo ma sento che sto tornando».

Poi comunque servirà in ogni caso un po’ di tempo per ritrovare la forma fisica. Quanto secondo lei?
«Non tanto. Mi sento bene fisicamente, non so dire se serviranno 20 giorni o un mese per tornare al massimo, ma sono sicuro che non ci vorrà troppo tempo».

Molti dicono: va bene, tra poco rientra, ma se poi si ferma di nuovo?
«Beh, nello sport le certezze non ci sono. Io però sono convinto di aver avuto una ricaduta solo perché ho forzato per rientrare».

La PL è già a 12 giornate su 13 senza lo straniero. Lei sa che molte società l’avrebbero già tagliata…
«Lo so. Mi stanno seguendo con una passione e con una attenzione incredibile. Io voglio tornare anche per ripagare la loro fiducia e tutto ciò che stanno facendo per me».

Beh, questo significa che comunque la società la considera un top-player per la B.
«Spero di esserlo. Ho assaggiato il campo, sono convinto di poter dare tanto a questa squadra».

E ai tifosi cosa dice?
«Per la prima volta in carriera ho subito una contestazione dai miei tifosi, ma mi metto nei loro panni e li comprendo. Però vorrei dir loro una cosa?».

Prego.
«Mi piacerebbe che capissero che io sono vittima di questa situazione e non colpevole. Non sono uno che si tira indietro, io ho voglia di allenarmi e di giocare. Questa è la mia vita. E in testa non ho altro pensiero che di giocare con la maglia della PL. Oltretutto i tifosi sono uno spettacolo, non ho mai visto in carriera il calore e il tifo che si respira nel nostro palasport».

Cosa pensa della PL?
«Nonostante la mia assenza siamo vicinissimi alle big. Questo secondo me vuol dire che siamo competitivi ai massimi livelli».+

Campanella?
«Mi piace molto il suo sistema difensivo, sono uno che ama questo tipo di gioco».

La squadra deve crescere in attacco.
«Io penso e spero di poter dare una mano. Non sono proiettato sul gioco individuale ma credo che la mia presenza toglierà pressione a tutti i compagni».

Già, i compagni. Sensazioni?
«Grande gruppo. Apprezzo molto la leadership di Bonacini, il fiuto per il canestro di Leonzio, la grinta di Donzelli che ha giocato nonostante i guai fisici e sono sicuro che crescerà tanto, la potenza di Vedovato, la forza difensiva di Del Testa, il talento di Venucci, la capacità di essere sempre utili per la squadra di Campori, Cepic e Paesano».

Manca solo Zahariev
«Sono qui. Spero e penso davvero che tra 15 giorni inizierà la mia avventura in maglia PL».

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