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Basket: Serie B

Super Libertas, successo in gara due: ora testa al match point di Jesi

di Giulio Corsi

	L'esultanza dei giocatori della Libertas a fine gara (Foto di Franco Silvi)
L'esultanza dei giocatori della Libertas a fine gara (Foto di Franco Silvi)

Playoff: gli amaranto dominano il secondo atto della semifinale trascinati da Allinei, Fantoni e Leon. Difesa ancora una volta decisiva

21 maggio 2024
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LIVORNO. Ora tutti a Jesi. Con una prestazione sontuosa la Libertas si prende anche gara-due (nella serata di martedì 21 maggio) strappando una vittoria fatta di cuore, intelligenza tattica e grande basket. Per la prima volta sotto la gestione Andreazza è salvo anche il fattore campo. Sulla racchetta amaranto adesso ci sono tre match-point a disposizione, il primo nella sera di venerdì 24 maggio nella terra del verdicchio e di Roberto Mancini, dove Tiberti e soci hanno perso solo tre volte quest’anno, con Imola, Ravenna e Roseto.

Che serata

Difficile non esaltarsi dopo una serata così, e invece è necessario procedere un passo per volta e la sobrietà con cui la squadra ha salutato il palasport in estasi dimostra il livello di concentrazione, maturità e consapevolezza che c’è nello spogliatoio. Resta il fatto che la Libertas vista ieri ha dimostrato di essersi ripresa dal brutto finale di domenica scorsa, ha giocato con continuità, non ha mai abbassato la concentrazione, ha confermato di essere più forte di questa Jesi, gruppo dal grande potenziale offensivo ma limitato fisicamente e nelle rotazioni rispetto agli amaranto.

La partita

Da dove iniziare per celebrare questa notte magica? C’è l’imbarazzo della scelta: dagli 11 punti di fila in 200 secondi firmati da Bargnesi a inizio quarto tempo che hanno spedito gli amaranto sull’Everest del più 19 (62-43) o dal dominio fisico, caratteriale, globale di Tommaso Fantoni, 8 rimbalzi e 9 punti in 25 minuti, leader, bandiera, uno che deve restare amaranto a vita. Dal riscatto di Greg Allinei, il ragazzo con gli attributi d’acciaio che dopo lo 0/8 di domenica ha affrontato il canestro con la faccia del veterano e ha trivellato la retina avversaria, o dalla crescita di Williams, il leone nel motore di Andreazza, sempre più metronomo, padrone dei giochi ma efficacissimo anche in fase realizzativa e quella tripla a tre minuti dalla sirena quando Jesi con la forza della disperazione si era riportata sul meno 9 (67-58) valeva uranio. Oppure vogliamo parlare di Ricci che quando indossa la tuta di Amos è infallibile, anche ieri 4/7 al tiro con due triple importantissime? O del Saccaggi new generation, sempre più una garanzia nel suo ruolo di specialista?

Insomma una notte da ricordare, che si porta dietro anche un problema, speriamo non grave: il tallone di Fratto, che dopo un colpo su un atterraggio ha costretto il marine al forfait dopo meno di 4’ di gioco. Le sue condizioni saranno valutate nelle prossime ore.

Monologo amaranto

La partita è stata un monologo, la Libertas ha condotto dall’inizio alla fine, dominando a lunghi tratti: si vede fin dalla prima azione che gli amaranto hanno il mantello di Superman e non l’abito di Clark Kent. Dopo due minuti e mezzo sono 7-0, con canestro su rimbalzo offensivo di Fantoni, Ricci dalla sua mattonella e tripla di Allinei. È lui il trascinatore dello sprint libertassino con 8 punti nei primi 8 minuti, di cui due siluri. Ma è soprattutto, ancora una volta, la difesa a spingere potenza nei cilindri della squadra di Andreazza. La scelta è quella di battezzare Tiberti, alzare un muro in area con Fantoni e tenere altissima la pressione sugli altri: il risultato è che nei primi 10’ l’attacco atomico di Jesi riesce a segnare solo tre canestri, tutti dall’arco, con uno 0/9 da due e due infrazioni di 24” che la dicono lunga. Ma stavolta funziona anche l’attacco. E nel secondo quarto regala calici di champagne: come su un dai e vai Saccaggi-Tozzi che manda l’ala di San Minuato libero a canestro (22-14) o sull’azione successiva quando come per magia si aprono le acque per la penetrazione di Williams (24-14) e subito dopo quando Saccaggi piazza la tripla al termine di cinque passaggi che mandano letteralmente fuori equilibrio la difesa marchigiana per il 27-17. Da lì è un crescendo che arriva fino al +19. «Andiamo a Jesi come se fossimo sullo 0-0 – commenta il ds Gianluca Mannucchi –. Ai playoff le squadre che difendono forte vanno sempre bene. In 7 partite gli avversari non hanno mai toccato una sola volta i 70 punti».

Il tabellino

AKERN LIBERTAS: Williams 10 (2/2, 2/2), Ricci 11 (2/3, 2/4), Allinei 15 (2/3, 3/6), Fratto, Fantoni 8 (4/7), Tozzi 3 (1/4, 0/5), Bargnesi 13 (2/4, 3/4), Lucarelli 5 (2/5, 0/3), Buca 2 (1/1), Saccaggi 6 (2/4, da tre), Vicenzini ne, Madeo ne. All. Andreazza.

GENERAL CONTRACTOR JESI: Merletto 12 (0/3, 4/7), Casagrande 11 (0/2, 3/8), Marulli 9 (3/5, 1/2), Tiberti 7 (3/10, 0/2), Bruno 11 (0/2, 3/8), Varaschin 4 (1/4), Valentini 3 (0/1, 1/3), Rossi 13 (2/5, 3/6), Malatesta ne, Carnevale 3 (1/1). All. Ghizzinardi.

ARBITRI: Di Gennaro e Cattani.

NOTE: parziali 16-9, 38-24, 53-37. Tiri da due: LL 16/29, JE 10/33. Tiri da tre: LL 12/28, JE 13/32. Fallo tecnico a Marulli al 21’08” e a Ghizzinardi al 37’47”. Antisportivo a Fantoni al 37’23”.

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