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Livorno calcio, le parole del mister dopo il ko: «Io il primo pagare, ma col presidente non ho parlato»
«Abbiamo perso l’identità di squadra, prima giocavamo più liberi»
LIVORNO. Se tre indizi fanno una prova, un punto in tre gare in casa contro tre formazioni di livello, rappresenta un campanello d’allarme preoccupante. Anche perché, dopo un inizio di stagione importante, adesso il Livorno si ritrova addirittura a cinque lunghezze dalla vetta. Dilapidando, laddove avrebbe dovuto consolidarlo, il bottino pieno conquistato fuori.
Si vede da lontano che Giancarlo Favarin non è soddisfatto della prova dei suoi. Una gara incolore, innervosita da un arbitraggio non all’altezza, che comunque non ha condizionato il risultato.
In casa con le squadre di alta classifica stentiamo. Questo risultato ci ridimensiona?
«No. La cosa certa è che abbiamo perso la nostra identità di squadra. Giocavamo più spensierati e più liberi. L’impegno non è mancato. Ci siamo dati da fare, forse in maniera un po’ confusionaria. Ma non potevamo fare altro. Dopo il gol il Seravezza è stato bravo a gestire, ma il tempo per recuperare c’era».
Si sente in bilico?
«L’allenatore è il primo a pagare. Va messo in conto. Nessuno può esser contento dopo una partita così. Con il presidente non ho ancora parlato. Pensiamo solo a ritrovare serenità e la giusta condizione del gruppo».
Nella ripresa tanta buona volontà, ma poche occasioni. Perché questa involuzione dell’attacco?
«Il problema non è solo degli attaccanti. Anche perché non sono arrivati molti palloni sfruttabili là davanti. Oggi avevamo provato con Frati per qualche soluzione in più. Cori aveva bisogno di rifiatare un po’. La squadra in generale si è involuta e in casa facciamo molta più fatica che in trasferta. In questo momento però anche gli episodi non sono favorevoli. Prendiamo gol quasi alla prima occasione che concediamo e oggi ci abbiamo messo del nostro. Dopo il Seravezza si è chiuso molto bene».
Dell’arbitraggio che ne pensa?
«La sconfitta non è colpa dell’arbitro. Però ha spezzettato troppo il gioco e il ritmo gara e fermato alcune ripartenze. Diciamo che la sua prestazione non è stata granché migliore della nostra».