Basket, gran colpo Pielle a Caserta
Bella prova di squadra: Pagani si conferma, capitan Campori simbolo del successo. Finisce 71-80
Un gran bel colpo, un rientro dolce anche se infinito per quegli inguaribili romantici che si sono sorbiti 1110 km fra andata e ritorno per seguire la loro squadra fino a Aversa, dove la Paperdi disputa le sue partite casalinghe. Sono loro, insieme alla squadra biancazzurra i veri vincitori di questa giornata che potrebbe anche segnare un punto di svolta nel campionato. Caffè Toscano vince al PalaJacazzi e, oltre a consolidare il proprio posto nel gruppo delle seconde entra nel migliore dei modi nel doppio turno casalingo che si consumerà fra mercoledì e domenica.
Partita di grande maturità tecnica e mentale, quella degli uomini di Cardani perché non inganni la posizione attuale della Paperdì, sicuramente migliore della sua attuale classifica ma anche e sopratutto perché la squadra campana era praticamente con le spalle al muro, dopo l'esonero a inizio settimana di coach Luise sostituito dal tandem del primo assistente Dell'Ignazio con la supervisione di Nando Gentile. In testa da fine primo quarto (dopo un avvio incerto, 10-4 interno al 4') all'ultimo minuto anche se, come naturale che fosse, mai con vantaggi rassicuranti, la PL tocca anche, per la prima e unica volta, il vantaggio in doppia cifra verso la fine del terzo quarto (51-61) prima che un parziale Caserta di 10-0 non rimetta tutto in discussione a ultima frazione appena cominciata.
È lì che la PL vince la sua partita, è lì che si fa la differenza fra una squadra normale e una che vuole recitare da protagonista: in trasferta, ritrovarsi gli avversari addosso quando fino a pochi minuti prima potevi anche aver pensato di averla vinta può anche mandare tutto in tilt. Questa volta no. Ognuno difende la postazione, Campori rimuove il tabellone con un libero e la difesa si stringe, solida, concedendo a Caserta solo 9 punti da lì a fine partita. Caserta, rinunciando a qualche tiro da tre, aveva accettato la sfida sotto i tabelloni, ma Pagani (altra prestazione convincente) e Diouf vincono, sia pure di poco, la sfida con i lunghi avversari. Il resto lo fanno gli esterni, una partita senza sbavature nella quale la testa e i nervi, lo si sapeva, avrebbero contato più di ogni altra cosa. Quindi limitato il numero delle palle perse (16, una cifra praticamente fisiologia o quasi), eccellente la percentuale da due punti (55%) e più che accettabile se si pensa a quanto accaduto appena due settimane fa quella da tre punti. Capitan Campori è il simbolo di una vittoria cercata e ottenuta con grande maturità: percorso netto dal campo, macchia solo dalla lunetta una partita comunque vicina alla perfezione. Dopo di lui e forse accanto, Lo Biondo che chiude subito in avvio di partita la serie negativa nel tiro da lontano (era 0/13 prima di ieri sera) dando il là al primo allungo livornese. E poi c'è Chiarini. Partita anonima, se vogliamo, qualche errore banale da sotto che forse lo limitano sul piano delle iniziative personali. Ma tre minuti e mezzo dalla fine, quando Caserta riesce a riportarsi fino a un pericoloso – 2, sembra che pensi: via, ora tocca a me. Un due su due dalla linea della carità e, mezzo minuto più tardi, la tripla che fa scorrere in anticipo i titoli di coda..