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Esciua si gode il Livorno: «Media-gol pazzesca». Cori contro la Meloni

Esciua si gode il Livorno: «Media-gol pazzesca». Cori contro la Meloni

«Il dato che spicca – prosegue il presidente – è quello che in quattro giornate di campionato abbiamo già segnato 11 gol. Una media incredibile per essere ai primi di ottobre. Di solito questi numeri si vedono almeno ai primi di novembre. Siamo davvero soddisfatti»

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LIVORNO. Si gode il suo Livorno Joel Esciua. Se lo gode in uno stadio dal buon colpo d’occhio: anche se i numeri non sono quelli del big match contro il Grosseto, all’Ardenza – in una giornata quasi estiva – c’erano quasi 3500 spettatori, con il dato definitivo di 1607 abbonati. Il presidente del Livorno ha seguito dalla tribuna d’onore in maniche di camicia la sua squadra- Rigorosamente al fianco di Vittorio Mosseri e del sindaco Luca Salvetti. A fine partita, grande soddisfazione e la stretta di mano con il presidente onorario Enrico Fernandez Affricano. Il tabù dell’Armando Picchi è stato abbattuto. Il Sansepolcro è caduto sotto i colpi di un attacco da categoria superiore. E pensare che c’era chi diceva che il Livorno non aveva l’uomo gol. «E abbiamo ancora fuori due attaccanti come Frati e Mutton» gongolava il presidente a fine partita.

E in effetti i numeri dell’attacco del Livorno sono impressionanti. Cori due gol in due partite, Cesarini 4 gol in 5 partite (compreso quello in Coppa Italia a Seravezza). Esciua se li coccola e se li tiene stretti: «Il dato che spicca – prosegue il presidente – è quello che in quattro giornate di campionato abbiamo già segnato 11 gol. Una media incredibile per essere ai primi di ottobre. Di solito questi numeri si vedono almeno ai primi di novembre. Siamo davvero soddisfatti».

Il numero uno amaranto ha seguito la partita con calma olimpica. Un occhio sul cellulare a vedere i risultati delle altre. Perché la classifica ancora conta poco, ma esser già rimasti da soli in vetta non può che far piacere.

Il tutto in una domenica in cui la Nord è tornata carica e brillante come ai tempi d’oro. Cori, tamburi e decibel altissimi già dai primi minuti. Striscioni per Ilio Dario Barontini, Federico Aldrovandi e cori contro il governo Meloni. Tanto tifo a trascinare una squadra che finalmente fa capire di non aver paura di lottare. Un gruppo vero, non per frase fatta. Lo ha dimostrato la bellissima dedica a Bartolini dopo il gol dell’1-0 con gli amaranto a festeggiare il vantaggio dietro la panchina (tornata ad essere quella sotto la Nord per l’occasione) con la maglia di Daniele Bartolini, il cui brutto infortunio rappresenta forse l’unica nota stonata di questo inizio di stagione.
 

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