Livorno, che spettacolo Noemi sui pattini: a 9 anni è campionessa del mondo
La piccola Pallavicini trionfa a Trieste con le pari età. «Grande emozione»
LIVORNO. Noemi Pallavicini sul tetto del mondo. La giovanissima pattinatrice livornese di appena nove anni ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali che si sono tenuti a Trieste. Gareggiando con una ventina di bambine, metà italiane e metà provenienti da tutto il mondo (Brasile, Inghilterra, Slovenia). Un risultato straordinario per lei, in forza alla società La Cigna Gymnasium, come spiega la mamma Valentina, ex pattinatrice: «È un risultato incredibile per lei, ha battuto le altre concorrenti che abitualmente si allenano in strutture al chiuso, mentre a Livorno le uniche strutture esistenti sono all’aperto e quindi il maltempo può condizionare gli allenamenti. Il pattinaggio ce l’ha nel sangue, lo praticavo anche io da giovane e lei a quattro anni e mezzo ha cominciato. Fa anche ginnastica artistica all’AGL con Ilenia Giannetti. Ha lavorato duramente con la sua allenatrice Diletta Peralta, ottenendo un successo impensabile».
Una passione scoppiata fin da piccolissima e che l’ha già portata lontano… «Ha vinto i campionati provinciali, i regionali, i regionali di federazione che le hanno dato l’accesso al campionato italiano chiamato per le più piccole il Trofeo delle Regioni. Questo sport la appassiona, la diverte, ama anche sciare e andare al mare naturalmente, in casa le piace fare esercizi, le verticali in salotto...».
Facile perdonarle qualche vaso rotto di troppo naturalmente, ma qual è stata la chiave del successo? «Ha portato un elemento nuovo, la trottola Biellmann, che nessun’altra avversaria aveva portato. Le è venuta bene e questo ha avuto il suo peso nel punteggio». In una città che vanta una buona tradizione, con tre società e tante piccole tesserate ad alimentare il movimento è sempre bello annoverare una medaglia in più. «Nella nostra società ci sono una sessantina di atlete, prevalentemente dai 6 ai 12 anni. Ogni anni c‘è un buon ricambio di bimbe che si presentano – le parole dell’allenatrice Diletta Peralta - dopo il Covid abbiamo avuto un piccolo boom dovuto all’assenza di contatto fisico che ha permesso a tante di avvicinarsi a questa disciplina. Era la prima volta che portavo una bimba a una gara internazionale, quindi è stato tutto davvero molto bello ed emozionante anche per me».
Particolari le caratteristiche della Biellmann. «É una figura in cui si tiene un piede a terra mentre si incrocia l’altro dietro la schiena fino a portarlo su e farlo congiungere con entrambe le mani, le gambe arrivano a formare un angolo di 180°. È la mia prima bimba che riesce a farla. In questo è stata molto aiutata dalla ginnastica artistica, a livello di mobilità le ha dato una grossa mano».
E ora si guarda già avanti: «Il 14 giugno con Noemi avremo il campionato italiano Uisp a Calderara, a settembre il campionato italiano in Lombardia, il Trofeo delle Regioni dove l’anno scorso arrivò seconda». Verso nuove figure e nuovi traguardi che non tarderanno ad arrivare.