Italbasket, il presidente Petrucci: «Travolti dal vostro calore, Livorno merita la Serie A»
Il bilancio dopo il bagno di folla del PalaModì: «È stata una notte indimenticabile. Ho rivisto con immenso piacere Aldo Montano che mi aveva dato gioie e medaglie quando era presidente del Coni»
LIVORNO. «Esaltante, sotto tutti i profili». Gianni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro sceglie l’aggettivo forse più forte per fare un bilancio della due giorni della nazionale di basket a Livorno. «È un successo che la Federazione vuole condividere con tutte le componenti cittadine, con il sindaco Salvetti, con il questore, con il prefetto, con Massimo Faraoni, con la società di gestione del Modigliani Forum, con le società di basket del territorio»
Qualche flash da copertina?
«Caputo che si scambia la maglia con Marco Spissu, i ragazzini con i cartelli. Ho rivisto con immenso piacere Aldo Montano che mi aveva dato gioie e medaglie quando era presidente del Coni»
Successo doppio, non è mancato neanche il risultato...
«Sì, noi eravamo già qualificati e il coach ha approfittato per fare degli esperimenti, direi tutti ben riusciti anche se sono molto dispiaciuto per l’infortunio di Biligha. E guardate che non era una vittoria scontata, in altre occasioni l’Ucraina, che gioca un ottimo basket, ci ha creato dei problemi»
È sembrata, comunque, una grande festa di basket. Entusiasmo per questo sport al di là dell’aspetto tecnico e del risultato
«Sì, in una serata che da un punto di vista emotivo avrebbe anche potuto avere con sé un velo di tristezza, a poche ore dallo scadere di un anno dal primo lancio di un missile in terra ucraina. Ma credo che sia la nazionale nostra avversaria, sia i tifosi che c’erano abbiano percepito l’affetto e la solidarietà che tutti noi proviamo per loro. Quanto al resto, che ci sarebbe stato il sold out lo sapevamo da settimane, come tutti. Ma quello che ha sorpreso in positivo è stato il calore, l’entusiasmo, i cori, tutto quello che ha circondato la partita anche nelle ore precedenti. Anche quando eravamo in albergo, per esempio. Non appena qualcuno della squadra usciva fuori veniva subito circondato da ragazzini per la richiesta dell’autografo. Livorno, per queste cose, è speciale. D’altra parte, come tutti sanno, una partita della Nazionale a Livorno era già in calendario tre anni fa e saltò a pochi giorni dalla disputa per il mancato adeguamento dell’impianto ad alcuni standard Fiba particolarmente rigidi. Forse averla fatta ora che il basket a Livorno aveva già dato importanti segnali di rinascita ha reso ancora più eclatante il successo della serata».
Quella di giovedì era quasi una sperimentale, con assenze importanti. Dove potrà arrivare questa nazionale, quando Pozzecco potrà schierare tutti i migliori?
«Non ci sono più i titolari fissi. Ogni allenatore, e questo vale anche per lui, forma un buon gruppo da cui di volta in volta attinge a seconda delle circostanze. Comunque come presidente della Federazione non posso che augurarmi che vada il più in alto possibile anche se sappiamo bene che ci sono squadra contro le quali sarà assai difficile vincere. Ma non necessariamente debbono vincere i più forti. Magari con un piccolo aiuto da parte della fortuna potremmo avere delle liete sorprese»
Ed era il secondo "ottomila in poco più di due mesi. Che significa questo?
«Avevo visto, quasi con incredulità, le immagini del derby di dicembre che hanno veramente fatto il giro d’Italia. Significa, semplicemente, che Livorno è pronta per il ritorno nel grande basket. Ha tutto: tradizione, passione, impianto. Quella di ieri sera (giovedì per chi legge, ndr) ne è stata solo l’ennesima riprova. E non posso non augurarmi che una pronta risalita non avvenga anche per il calcio che sta calcando palcoscenici inferiori alle sue tradizioni e alla passione della gente livornese».
Presidente, nell’attesa che la Livorno del basket ritorni con una o entrambe le squadre nel giro che conta, pensa che la serata magica di giovedì possa essere un buon biglietto da visita per l’assegnazione di altri eventi, magari una final eight di Coppa Italia?
«Livorno ha la possibilità di ospitare tutto, e sottolineo tutto, quello che sia legato al basket. E questa partita, che pure non metteva in palio niente per noi, ne è stata la riprova più assoluta».