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Dietrofront, lo stadio del Livorno resta in erba. Il sintetico per ora finisce nel cassetto

Dietrofront, lo stadio del Livorno resta in erba. Il sintetico per ora finisce nel cassetto

Salvetti: «Progetto solo rimandato». E per la stagione il Livorno si allenerà alle Sorgenti

10 luglio 2022
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LIVORNO. I puristi, quelli che “non è calcio senza il profumo dell’erba” , saranno felici. Niente sintetico per l’Armando Picchi, il dietrofront è certo. E per l’Us Livorno è comunque un problema in più, e ora vedremo perchè.

PERCHÈ IL DIETROFRONT

Il progetto per il sintetico era pronto, il bando per individuare la ditta idem, la copertura economica c’era già. Ma alla fine è mancata la componente più importante: la promozione diretta del Livorno in serie D.

Questo ha provocato due problemi. Uno sulle tempistiche perché l’idea era di far partire i lavori a fine maggio per avere il manto in sintetico pronto tra fine agosto e i primi di settembre; condizione impossibile visto che il Livorno ha giocato l’ultima partita in casa addirittura il 12 giugno contro il Pomezia, e ha conosciuto il suo futuro solo il 19 giugno. Il secondo problema, se così si può dire, è di carattere “morale”: perché spendere 3-400mila euro (seppur soldi già a bilancio) per rifare il campo e metterlo a disposizione di una società di Eccellenza, beh, qualche perplessità senza dubbio la lasciava.

«PROGETTO RINVIATO»

La conferma arriva dallo stesso sindaco Luca Salvetti: «Abbiamo visto che per questo anno non c’erano i presupposti per portare avanti questo progetto, Che comunque resta valido in quanto ci consentirà di tenere lo stadio aperto sette giorni su sette, così da averlo a disposizione non solo per il Livorno ma anche per altre iniziative. Che cosa è mancato? Senza dubbio il mancato salto di categoria ha influito molto. Adesso svolgeremo dei lavori di rizollatura e risemina per avere un buon manto erboso grazie anche al lavoro dei nostri tecnici».

Ma, come detto, si tratta di un progetto per ora solo rinviato: «Le risorse a bilancio c’erano e restano. Penso che si tratti soltanto di un rinvio al prossimo anno».

La cronologia dei lavori allo stadio prevede comunque adesso una serie di interventi. Il primo sarà nella zona tra la curva sud e la tribuna, settore che era rimasto fuori dai lavori del vecchio appalto. Poi ci saranno interventi sulla gradinata e sulla curva nord. «L’obiettivo - dice Salvetti - è chiudere il mio mandato con uno stadio di nuovo all’altezza della nostra storia e della nostra tradizione».

DOVE VA IL LIVORNO

Questo dietrofront crea non pochi problemi logistici all’Us Livorno. Lo stadio in sintetico presupponeva infatti che la prima squadra e gli juniores si sarebbero allenati proprio all’Armando Picchi.

Il progetto di unione con la Pro Livorno Sorgenti è già stato siglato e nei prossimi giorni sarà presentato ufficialmente (come anticipato, Pietro Caruso dovrebbe essere il nuovo presidente della Pls). Ma in questo progetto non era prevista la presenza all’impianto delle Sorgenti della prima squadra e della squadra juniores, che appunto avrebbero dovuto allenarsi allo stadio. Piccola parentesi: l’incertezza sulla categoria rende complicata anche la gestione della squadra juniores: perché se il Livorno sale in D, allora ci saranno un gruppo Juniores nazionali chiamato Us Livorno e un gruppo juniores regionali chiamato Pro Livorno; se invece restiamo in Eccellenza allora l’Us Livorno o non farà la categoria (pagando una multa) oppure si appoggerà a una società livornese satellite per fare i provinciali (di più non si può) mentre la Pls farà in ogni caso i regionali ma a quel punto anche con qualche ragazzo dei freschi scudettati.

Tornando al campo di allenamento, l’Us Livorno a questo punto non avrà molte scelte: al massimo potrà utilizzare lo stadio fino a settembre, massimo ottobre, poi dovrà lasciarlo per non rovinare il manto erboso. Poi dovrà per forza ripiegare alle Sorgenti. A quel punto, si allenerebbe di mattina: sul campo verde se le condizioni meteo sono buone, sul sintetico in caso contrario.

SOLUZIONI ALTERNATIVE

Al momento non si intravedono altre soluzioni. Anche perché a Livorno non ci sono campi all’altezza e comunque quasi tutti si tengono stretto il proprio campo per far giocare al pomeriggio le giovanili.

L’unico campo in città libero e tutto sommato anche dalle dimensioni “decenti” sarebbe il Busoni a Antignano, di fronte alla chiesa, che però è in stato di abbandono ormai da tempo. Il Comune a breve metterà la struttura a bando. Ma, a parte il fatto che comunque ci sono altre società interessare all’impianti, forse coi tempi si andrà in ogni caso troppo in avanti rispetto alle necessità del Livorno.

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