Livorno, rapina al minimarket: ruba liquori e profumi poi minaccia la commessa
Caos in piazza della Repubblica, il racconto del titolare, l'imprenditore bengalese Masum Md Bhuiyan: «Queste persone che arrivano dall'estero, a differenza mia che sono qui da 15 anni e lavoro per la famiglia, non si vogliono integrare»
LIVORNO. Ha nascosto vari profumi e una bottiglietta di liquore sotto al giubbotto. Poi, dopo aver minacciato la dipendente del minimarket, è scappato insieme alla compagna che si trovava lì con lui. È una rapina impropria quella avvenuta attorno alle 17,30 di giovedì 18 dicembre al “Superstore di Bhuiyan’s” di piazza della Repubblica, in pieno giorno e nel centro della città. Il responsabile sarebbe un cittadino nordafricano, spiegano dal negozio, che dopo essersi allontanato a piedi è fuggito in macchina verso il Cisternone. Non è stato, quindi, ancora individuato.
A raccontare ciò che è accaduto è il titolare del piccolo supermercato all’incrocio con via Gazzarrini, Masum Md Bhuiyan, imprenditore bengalese in Italia ormai da 15 anni. Un commerciante che a Livorno è molto conosciuto e stimato, parte di una comunità straniera molto numerosa, quella proveniente dal Bangladesh. «In quel momento al lavoro c’era la mia dipendente – le sue parole – e ha avuto tanta paura. Io non c’ero e quando mi ha telefonato l’ho immediatamente raggiunta chiamando il 112. Era da sola ed era una questione di sicurezza. Questa persona poteva essere violenta nei suoi confronti, anche per fortuna è andata bene: sta bene e il mio negozio non ha subìto danni».
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, diretti dal commissario capo Gabriele Nasca, che hanno ascoltato il proprietario e la commessa in servizio durante la contestata rapina impropria. Non si tratta di un semplice furto, in quanto per guadagnarsi la fuga dopo aver rubato la merce il cliente l’avrebbe minacciata. Il reato è quindi assai più grave. Fondamentali saranno le immagini delle telecamere del punto vendita e in generale della zona, con i colleghi della Squadra mobile di via Fiume – guidati dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli – che, una volta ricevuti gli atti dalla caserma di viale Boccaccio, cercheranno di dare un volto e un nome al responsabile proprio attraverso i filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza più vicini, pubblici o privati che siano, se naturalmente riusciranno a fornire elementi utili all’inchiesta.
«Queste persone che vengono dall’estero, a differenza nostra che invece vogliamo integrarci e dare da mangiare alle nostre famiglie, non vogliono assolutamente farlo – le parole di Md Bhuiyan – e quando non hanno i soldi per comprarsi la droga evidentemente rubano. Rubano a tutti, non solo nei nostri minimarket, anche nei negozi dei commercianti italiani. Credo che la polizia purtroppo da sola non ce la faccia. Questi individui, già in patria, non saranno stati sicuramente rispettosi delle leggi e credo che non debbano arrivare qua, viste le loro non certo buone intenzioni. Noi, a differenza loro, vogliamo invece lavorare serialmente e integrarci. Io, ad esempio, vivo qui da 15 anni».
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