Il Tirreno

LIVORNO. «La sua matrice proveniva dalla sinistra libertaria non incline a tollerare qualsiasi forma di totalitarismo. Un compagno vero che ci mancherà». A ricordare Silvio Lami, storico esponente della sinistra radicale livornese, di professione tecnico scolastico scomparso ieri al reparto delle Cure Palliative del nostro ospedale all’età di 75 anni, è Andrea Grillo che con Lami condivise negli anni Ottanta il percorso di Democrazia Proletaria, “il piccolo partito dalle grandi idee” come da definizione dello storico leader del partito Mario Capanna.

In politica

In precedenza, giovanissimo, aveva militato nel Psi ma per seguire poco dopo (nel 1964) gli scissionisti del Psiup che come ricorda Massimo Bianchi «si portarono via due terzi dei militanti del partito». Quando nel 1972 il partito si sciolse lui non seguì, come la maggio parte degli “psiuppini”, la via della confluenza del Pci e nemmeno il ritorno nel Psi proseguendo il suo impegno politico nella sinistra più radicale del neonato Pdup e infine in Democrazia Proletaria forza nella quale militò sino allo scioglimento della forza stessa. Lami fu pure affascinato dalla nascita negli anni 80 del movimento ambientalista.

I ricordi e i messaggi

«Fu tra i fondatori dei Verdi a Livorno – ricorda Gabriele Volpi, storico leader locale del partito ambientalista –. Lo ricordo come persona impegnatissima nel movimento. Sono veramente dispiaciuto». Ma Lami è ancora legato alle sue idee di una “sinistra – sinistra” e da lì seguirà negli anni successivi l’adesione a Rifondazione Comunista, partito nel quale ha militato sino alla scomparsa, di cui fu uno dei massimi dirigenti. Nel 2011 fu eletto nel consiglio provinciale diventando capogruppo della formazione politica.

«Una grave perdita – è il ricordo di Marco Chiuppesi, segretario provinciale di Rifondazione – un compagno sempre impegnato in prima persona per le nostre battaglie sia nel consiglio provinciale che e nel partito».

Anche la presidente della Provincia Sandra Scarpellini esprime la partecipazione dell’amministrazione al lutto per la scomparsa dell’ex consigliere. Addolorato sui social Antonio “Piru” Stefanini che con Lami ha condiviso gran parte del percorso politico giovanile. «Un vero momento di dolore per la perdita di un compagno che ci ha dato tanto». Lillo Cannarozzo ricorda pure l’adolescenza politica del compagno venuto meno. «Nella metà degli anni Sessanta frequentava gli ambienti alternativi pisani ai tempi dei Beatnik e dei Provos. La sua famiglia era di religione valdese. Ricordo poi come in casa sua avesse una camera oscura per fare fotografie una sua grande passione».

L’ultimo saluto

Da tempo Lami si era trasferito a Vicarello. Lami lascia la compagna Tamara. L’ultimo saluto stamattina – 12 dicembre – con l’arrivo alle ore 11 della salma a camposanto della Misericordia.