È morta Loredana Casini, Livorno piange la signora del basket con la Libertas nel cuore
Nel 2012 era responsabile del comitato zonale arbitri e giudici arbitri cittadini, noto ufficialmente come la Sezione associazione italiana Arbitri "R. Baconcini". Per una quindicina di anni ne è stata ai vertici
LIVORNO. Fino agli anni Duemila Loredana Casini era ai vertici livornesi del settore arbitrale del basket labronico. A quella signora della palla a spicchi, classe Quaranta, dice addio il mondo del basket cittadino. Quello che getta le sue radici nel passato di una Livorno-basket city, dei tempi della mitica e storica rivalità cestistica tra le due anime labroniche Pielle e Libertas. Se ne è andata con il suo basket nel cuore, all’età di 85 anni, lei che a 20 anni era già giudice-arbitro in campo.
Il ricordo
«La sua era una passione innata - raccontano i nipoti Giamberto e Veronica Casini - Pensare che lei non aveva mai praticato la pallacanestro come sport, a causa di un brutto incidente che aveva avuto all’età di sei anni, ma le amicizie nel mondo del basket l’hanno portata comunque a voler entrare in questo mondo». Abitava a Livorno: nel 2012 era responsabile del comitato zonale arbitri e giudici arbitri cittadini, noto ufficialmente come la Sezione associazione italiana Arbitri "R. Baconcini". Per una quindicina di anni ne è stata ai vertici. «La zia da giudice arbitro col tempo è cresciuta molto, era un riferimento per tutti nel settore e anche oggi il basket era la sua grande passione, pensate che fino allo scorso anno non si è mai persa una partita di quella che, una volta terminato il suo incarico ai vertici del comitato zonale, era diventata la sua squadra del cuore, la Libertas».
L’omaggio
Ed è stato proprio il presidente della Libertas, Marco Benvenuti, a rendere omaggio a questa storica donna del basket, assicurandole nel tempo l’abbonamento in campo. La signora Loredana Casini non si era mai sposata; suo fratello Loredano Casini, oggi 87enne e padre di Giamberto e Veronica, è stato per 25 anni medico in Chirurgia generale a Livorno. «La zia - continuano i nipoti livornesi - era anche una grande appassionata di Teatro, faceva parte dell’associazione Amici del Teatro Goldoni. Stava bene, poi due mesi fa è caduta e si è rotta il femore, da lì non si è più ripresa». Loredana Casini aveva anche altri 3 nipoti, 2 che abitano a Milano e uno in città. «La sua volontà era quella di essere cremata, non voleva funzioni per il suo funerale», chiudono.
