A Livorno c'è una prof che fa incontri letterari nel salotto di casa: «Per incontrarsi e parlare di cultura»
Maria Gabriella Bassi e l’esperienza di “Hablamos”: come partecipare
LIVORNO In tempi bui per la cultura, ecco che a contribuire a promuoverla è Maria Gabriella Bassi e il suo salotto letterario nella casa di via Carlo Bini. Lei preferisce un profilo basso, lo chiama “incontro tra amici”. Qui si “habla”. E “Hablamos” (parliamo in spagnolo) è il titolo dato alla serie di incontri che si svolgono nella casa-biblioteca-museo della prof Bassi .
Perché l’omaggio alla lingua spagnola? «È in onore di mio marito, prematuramente scomparso – racconta la padrona di casa - Cesare Menotti, uruguayano di origine italiana, che in quel paese fu pure un perseguitato politico». Il 13 dicembre alle 17 il prossimo incontro: la prof Laura Bastogi parlerà della tradizione del Natale.
Maria Gabriella Bassi è un ex insegnante di inglese che ha insegnato a Mogadiscio (Somalia) in virtù del suo distacco al Ministero della Pubblica Istruzione: era coinvolta in progetti di insegnamento internazionale. In Italia la carriera scolastica della prof di inglese si è svolta quasi esclusivamente a Bergamo.
“Hablamos” nasce dalla voglia di incontrarsi e affrontare tematiche di interesse sociale, attuale, esperienziale, senza l’ufficialità delle conferenze. «La base -spiega la prof - è il contatto con determinate ambiti. Ad esempio abbiamo trattato la cultura sudamericana in onore a mio marito. Poi con Simonetta Del Cittadino abbiamo parlato di teatro affrontando il tema della corrispondenza del nonno di Simonetta con il leggendario Petrolini. La parola poi la volta dopo è passata al versatile Pardo Fornaciari e alla figlia del pittore Voltolino Fontani, Adila».
Come partecipare? «Per ora ci siamo limitati al passa parola tra amici ma se qualcuno volesse partecipare sarà ben accolto: mi potrà contattare a numero telefonico 328 4540500. C’è chi porta i pasticcini, chi i biscotti e io preparo il tè. Ogni settimana io ed alcune amiche ci troviamo per pensare a chi possa venire a parlare la settimana dopo. Anzi – e chiude- ad “hablar”».l
