Darsena Europa, adesso si accelera: «Gruppi di lavoro su assi strategici». I punti, le date e gli obiettivi
Il prefetto Dionisi spinge sulle infrastrutture di connessione alla maxi opera: «Il governo ha confermato il suo impegno, servono collegamenti moderni»
LIVORNO. I pilastri su cui poggerà la realizzazione della Darsena Europa sono due: accelerare sui lavori (anche per rendere produttivi i piazzali già nella prima parte dell’opera) e realizzare, di pari passo, le infrastrutture di connessione: stradali, ferroviarie, retroportuali e digitali. «Perché senza queste la Darsena Europa non avrebbe la piena funzionalità necessaria», ha detto il prefetto Giancarlo Dionisi, commissario straordinario in pectore dell’opera, di fronte al sindaco Luca Salvetti, al presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, Davide Gariglio, al direttore della Direzione marittima, Giovanni Canu, al direttore interregionale delle Dogane, Ernesto De Feo, oltre a rappresentanti di Regione Toscana e ministero dell’Ambiente e i vertici tecnici del progetto e le strutture coinvolte nella realizzazione della Piattaforma Europa.
La cabina di regia
Ieri, 20 novembre, nella terza riunione della Cabina di regia per la maxi opera, lo sguardo è stato più che mai rivolto al futuro con una parola d’ordine: massima operatività. «Da oggi (ieri 20 novembre, ndr) – spiega Dionisi – la Cabina di regia assume una configurazione ancora più operativa: si articola in gruppi di lavoro tematici, ciascuno concentrato su una singola infrastruttura o su un singolo asse strategico. Avremo un gruppo per le infrastrutture stradali, uno per quelle ferroviarie con Rete ferroviaria italiana (Rfi)e Ferrovie dello Stato, gruppi per le infrastrutture idroviarie e intermodali, gruppi dedicati alle infrastrutture retroportuali e digitali, e tavoli tecnici per accelerare i procedimenti autorizzativi». In pratica, gruppi pronti a operare con la presenza diretta degli attori necessari – Rfi, Anas, Regione, Comune, Interporto, Dogane, Capitaneria, gestori stradali e soggetti privati – e creare così fili diretti, snellendo le procedure.
Il progetto
D’altra parte, il porto di Livorno persegue un grande progetto di ampliamento verso mare: la Piattaforma Europa, pensata e progettata per accogliere grandi navi, offrirà tre chilometri di banchine, due grandi terminal, due milioni di metri quadrati di nuove aree e un nuovo ingresso portuale con fondali fino a – 20.
E la prima fase della Darsena Europa comprende opere imponenti: nuove dighe foranee, la riconfigurazione dell’imboccatura portuale, dragaggi profondi fino a –16 e –17 metri, la nuova vasca di colmata e la realizzazione del nuovo terminal contenitori.
«Il cronoprogramma è preciso – sottolinea Dionisi – : consolidamento della vasca entro giugno 2027, completamento delle opere marittime tra il 2028 e il 2029, messa in esercizio dell’infrastruttura entro ottobre 2030. Questi dati confermano l’assoluta concretezza del percorso avviato. La Darsena Europa non è un progetto sulla carta: è un cantiere attivo, un processo avanzato e un investimento che produrrà benefici tangibili e misurabili. Per questo accelerare i lavori è fondamentale, ma lo è altrettanto procedere rapidamente alla realizzazione di tutte le infrastrutture di connessione. Il governo ha confermato il massimo impegno su questo fronte, perché solo con collegamenti moderni e integrati l’opera potrà dispiegare tutto il suo potenziale logistico ed economico: desidero quindi esprimere il mio sincero ringraziamento al ministro Matteo Salvini e al viceministro Edoardo Rixi per l’attenzione costante e il sostegno determinante che il governo continua a garantire a questa opera strategica nazionale».
Le due date fondamentali
E per il sindaco Salvetti, «la cabina di regia sulla Darsena Europa si è confermata luogo significativo e di concretezza per portare avanti il grande progetto».
«Intanto abbiamo avuto due date fondamentali – sottolinea il primo cittadino – : giugno 2027 per avere 24 ettari di spazi consolidati che a quel punto possono essere utilizzati e ottobre 2030, data del completamento dell’opera con conseguente inizio delle attività su tutte le banchine e le aree previste dal progetto. Oltre a questo, è emerso con forza che, per completare il consolidamento delle vasche di colmata e dei collegamenti stradali e ferroviari, mancano ancora dei finanziamenti da quantificare con precisione ma che si attestano intorno a poco meno di 100 milioni di euro. Ecco, con questa indicazione possiamo far riferimento alla disponibilità dichiarata dal ministro Salvini durante la sua visita in periodo pre-elettorale, disponibilità di sostenere finanziariamente il progetto in tutto ciò che serve per completarlo il prima possibile. Attendiamo quindi gli atti necessari per garantire l’orizzonte per quanto riguarda i soldi necessari per il completamento. In ultimo, ho esplicitamente chiesto come si intenda andare avanti per ciò che riguarda l’assegnazione futura ai privati (Gianluigi Aponte, Piero Neri e Enio Lorenzini da una parte e Grimaldi dall’altra, ndr) che già da tempo hanno manifestato interesse e voglia di investire. Questo è uno snodo essenziale per far si che la Darsena Europa diventi operativa con un progetto organico e con ritorni economici e occupazionali per lo scalo marittimo e la città». Proprio su questo fronte, il prefetto Dionisi sottolinea che «mettere a reddito i primi piazzali prima che sia conclusa tutta l’opera è necessario». Da qui la valutazione «di una concessione a step, nell’ambito della concessione complessivamente intesa, della Darsena Europa – spiega Dionisi – . In sostanza chi vince la gara potrà avere già i primi spazi entro giugno 2027 e poi l’intera Piattaforma a ottobre 2030».
I due obiettivi
Far partire la progettazione dei lavori di consolidamento della seconda vasca di colmata e di completamento dei collegamenti viari e ferroviari della Darsena Europa: per il presidente dell’Authority, Davide Gariglio, sono queste le priorità su cui lavorare.
«Adesso diventa necessario far partire quanto prima i progetti di fattibilità tecnico economica relativi al consolidamento della seconda vasca di colmata, al completamento dei collegamenti ferroviari e al prolungamento della Fi-Pi-Li fino alla Darsena Europa – sottolinea il numero uno di Palazzo Rosciano – . Prima saremo in grado di avere i progetti, prima riusciremo a conoscere il costo di queste opere, così da poter iniziare a individuare le fonti di finanziamento necessarie al loro avvio». E proprio il nodo delle infrastrutture assume ora una rilevanza fondamentale per far sì che l’infrastruttura abbia una piena funzionalità grazie a collegamenti stradali dedicati e fluidi, collegamenti ferroviari capaci di gestire treni da 750 metri, il pieno raccordo con l’Interporto Vespucci, le infrastrutture retroportuali e digitali, e il rifacimento del ponte sullo Scolmatore come ponte girevole, che consentirà alle imbarcazioni dal canale dei Navicelli di raggiungere il mare aperto senza interferire con il traffico del porto commerciale.
«Con la Darsena Europa – conclude il prefetto Dionisi – il porto di Livorno potrà raggiungere e superare rapidamente il milione di Teu movimentati, avvicinandosi nel medio periodo a un raddoppio della capacità attuale. È una prospettiva concreta, sostenuta dai nuovi fondali, dal terminal contenitori, dalle banchine più lunghe e dall’attrattività verso i traffici deep sea. Ma il risultato più importante riguarda la crescita occupazionale: la Darsena Europa genererà centinaia di nuovi posti di lavoro diretti e un indotto molto ampio nei trasporti, nella logistica, nei servizi portuali, nel commercio, nell’artigianato, nel turismo e nella ricettività. Una crescita che contribuirà ad aumentare i livelli di sicurezza economica e sociale dell’intero territorio. Continuerò a dedicare il massimo impegno, sia come rappresentante del governo sul territorio, sia come commissario straordinario per la Darsena Europa. Porteremo avanti con determinazione un’opera che cambia il futuro di Livorno e rafforza la competitività dell’Italia nel Mediterraneo».
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