Livorno, la richiesta del prefetto al Comune contro la malamovida: «Via Cambini a numero chiuso»
Vertice in Prefettura: il rappresentante del governo a Livorno chiede ai commercianti di organizzarsi con dei contapersone
LIVORNO. Via Cambini, epicentro della movida livornese, finisce nel mirino del prefetto di Livorno. Giancarlo Dionisi, ha riunito oggi, giovedì 13 novembre, Comune, forze di polizia e associazioni di categoria per affrontare le criticità di via Cambini, dove ogni fine settimana si registra un afflusso superiore alla capienza massima di 300 persone. La strada, lunga meno di 60 metri e con tratti larghi solo 1,5 metri, offre una superficie calpestabile di 360 metri quadrati, insufficiente a gestire gli attuali flussi.
La richiesta del prefetto
Il prefetto ha chiesto al Comune di adottare immediatamente un’ordinanza ai sensi dell’articolo 27 bis del regolamento di polizia urbana, introducendo limitazioni alla vendita e consumo di alcol e misure per ridurre l’impatto acustico. «Via Cambini non può sostenere gli afflussi attuali – commenta – . La sicurezza e la convivenza civile sono a rischio. L’ordinanza deve arrivare nei prossimi giorni, con misure chiare contro abuso di alcol e rumore».
Il contapersone
Alle associazioni di categoria è stata richiesta l’attivazione di un sistema di contingentamento con numero chiuso, tramite contapersone, per garantire il rispetto del limite di 300 presenze. «Serve un numero chiuso. Gli esercenti devono essere parte attiva: il controllo degli accessi è indispensabile – conclude Dionisi – . Mi aspetto che queste misure siano operative entro la prossima settimana».
