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«Ridateci il treno delle 8»: la protesta degli universitari livornesi diretti a Pisa San Rossore. E scatta la petizione

di Francesca Suggi

	Studenti sui binari della stazione di Pisa San Rossore (foto d'archivio - Muzzi)
Studenti sui binari della stazione di Pisa San Rossore (foto d'archivio - Muzzi)

L’appello degli studenti a Trenitalia che ha posticipato l’orario alle 8.21 generando il disservizio: «Così arriviamo tardi a lezione, chiediamo che sia ripristinato»

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LIVORNO. Rivogliono il treno delle 8 in punto che dalla stazione di Livorno permetteva loro di arrivare puntuali a lezione. Direttamente a Pisa San Rossore. Chi alla facoltà di Ingegneria. Chi di Medicina. Chi di Biologia. E a quelle che sono concentrate in quella zona. Sono ben 624 gli studenti universitari - ma anche lavoratori pendolari - a firmare, a oggi, la petizione su change.org “Modifica orario treno sulla tratta Livorno centrale-Pisa San Rossore” lanciata poche settimane fa da un futuro ingegnere meccanico livornese, Tommaso Sorrentino. La sua è la prima voce di una comunità studentesca che subito si unisce. Universitari che rientrano in facoltà a Pisa, dopo la pausa estiva, e non trovano più “il treno (regionale) perfetto” delle 8. Si chiede a Trenitalia, infatti, di ripristinare quel treno. Quell’orario.

Il nostro treno perfetto

Quella tratta permetteva loro di raggiungere, senza cambi, la stazione di Pisa San Rossore e arrivare puntuali a lezione, alle 8,30. Perché le alternative, attualmente, non lo permettono. «Trenitalia ha modificato l'orario di partenza di questo treno che c’era nello scorso semestre, posticipandolo dalle 8 alle 8.21, causando un sistematico ritardo di almeno 25 minuti. L’unica alternativa per arrivare puntuali a lezione è il treno precedente, delle 7,30, con il quale è possibile arrivare in aula in tempo, ma con un anticipo di circa 30 minuti rispetto all’inizio delle lezioni, creando un ulteriore disagio, visto il cambio da effettuare a Pisa Centrale», fa il punto il 23enne.

Adesso in aula in ritardo

E non va bene neppure il treno delle 7.55 da Livorno: con un viaggio di 36 minuti (e un cambio a Pisa Centrale), si arriva a San Rossore alle 8.31. Per agevolare gli studenti universitari livornesi e di tutta la zona sud del territorio – Cecina, Rosignano e dintorni - che da inizio anno scolastico hanno subìto il taglio del “treno perfetto” per arrivare puntuali in aula, si chiede il ripristino del treno delle 8. A colpi di firme. «Ho deciso di lanciare la petizione sulla piattaforma change.org per capire se era un disagio che vivevo solo io, da studente pendolare, invece vedo che la problematica è condivisa e bisogna che la nostra voce sia ascoltata e supportata dalle istituzioni del territorio», continua Sorrentino, livornese doc, che frequenta la facoltà di Ingegneria Meccanica a Pisa.

Inquadra il problema. Spiega tutto nel testo della petizione. E ci sono firmatari che specificano: «Non è solo un problema degli studenti, ma anche di molte persone pendolari che si spostano per lavoro verso Viareggio, Massa, Carrara e perfino la Spezia, che non possono prendere il treno delle 8.21 perché arriverebbero ogni giorno in ritardo». Eh sì, perché il treno delle 8.21 che fa tutte le stazioni, da Livorno arriva a La Spezia, è un regionale (come era quello delle 8).

La richiesta

Al momento alcuni studenti hanno rinunciato al treno, per raggiungere la facoltà in auto. Altri, come Sorrentino, arrivano in ritardo a lezione. Altri ancora fanno levatacce. E ci si chiede: perché questo disagio? Per quale motivo un servizio diventa un disservizio che va colpire anche quella fascia della popolazione che all’Università di Pisa si sta costruendo il futuro? «Fino allo scorso semestre il treno delle 8 (diretto a La Spezia Centrale) rappresentava la soluzione più utilizzata e funzionale per la comunità studentesca, visto che consentiva di arrivare in aula in orario - e aggiunge una riflessione anche sul ritorno - Tornare da Pisa a casa è un altro tasto dolente: esco alle 18 da lezione e per arrivare a casa in treno impiego oltre un’ora». La proposta di Sorrentino e di altri 623 firmatari è quella di chiedere a Trenitalia di riportare l'orario di partenza del treno a quello precedente delle 8, in maniera da facilitare la frequenza delle lezioni.

«Con questa modifica dunque è stato eliminato un treno di estrema importanza, in una fascia oraria che riveste un ruolo fondamentale per tutti coloro che devono spostarsi per motivi di studio o di lavoro verso non solo la città di Pisa ma anche tutte le zone al nord della regione, come Viareggio o La Spezia», chiude.


 

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