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A Sovana c'è un giardino d'arte che parla livornese: il progetto di Stefania Toso

di Luca Balestri
A Sovana c'è un giardino d'arte che parla livornese: il progetto di Stefania Toso

Sua la creazione in Alta Maremma di un museo a cielo aperto tra opere nel verde, visite guidate e territorio 

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LIVORNO Arriva in Toscana un nuovo giardino d’arte. Un vero e proprio museo a cielo aperto. Un luogo dove natura e creazioni umane vivranno in armonia. È “Poggiob’art – Giardino d’arte en plein air” il nome del progetto della livornese Stefania Toso, e di Luigi Radici, che ne è il direttore artistico.

Arrivata in Maremma ormai quarant’anni fa, per amore, Toso non dimentica la sua Livorno. E la sua Ardenza. «All’Ardenza ho ancora una casa, oltre ad aver mia sorella là -esordisce Toso-. Il Gruppo Labronico mi ha già detto che vuole venire a vedere questo posto».

Poggiob’art si trova nel Triangolo del Tufo, in Maremma, cioè nell’area compresa tra Pitigliano, Sovana e Sorano. Più esattamente, il nuovo progetto è a Pian della Madonna, località di Sovana.

«L’idea di questo parco all’aperto, con tanto di opere d’arte, è nata dopo una visita al giardino di Spoana (parco archeologico del Tufo) -presenta il progetto Toso-. Abbiamo pensato che da noi non esiste un parco così, e che per i giardini come il nostro in Toscana si sarebbe passati da quello di Seggiano sul Monte Amiata direttamente alla Bassa Maremma. Si è quindi pensato di creare questo spazio, dato che ci troviamo in alta Maremma, e finora progetti come questi non ce ne sono stati qua».

Il progetto dell’ideatrice e del direttore artistico è nato ormai quattro fa, e vuole essere un esempio di dialogo tra paesaggio ed arte. Con lo scopo di contribuire alla valorizzazione del territorio.

Poggiob’art non solo sarà qualcosa che in alta Maremma finora ancora non c’è mai stato, ma andrà ad arricchire un luogo già magico.

«Nella nostra zona ci sono molte tombe etrusche, anche crollate, che fanno parte dello scenario caratteristico della Maremma. Questa è una particolarità in più».

Dalla civiltà etrusca, dunque, saranno influenzate anche alcune delle installazioni esposte nei quasi due ettari di Poggiob’art. Qua, infatti, si andrà a fondere la storicità del territorio con la creatività contemporanea.

«Le nostre opere saranno legate anche alla parte etrusca, con cui ci sarà un grande legame. Ma non ci si dimenticherà di essere immersi nella natura», continua la livornese. Il museo a cielo è aperto aprirà alle visite guidate: minimo 10 persone, biglietto 8 euro a persona con un percorso che dura un paio di ore. Gli artisti che hanno deciso di installare qua le opere sono quasi tutti italiani.

«Attraverso le opere installate, gli artisti hanno interpretato e rielaborato le tracce del passato, trasformandole in nuove narrazioni artistiche che evocano miti, leggende e la memoria storica del territorio -illustra Toso-. Un’esperienza che coniuga l’estetica dell’arte contemporanea con la suggestione di un luogo dal fascino senza tempo». È tutto pronto a Poggiob’art. «Con tanto di associazione culturale per poi staccare i biglietti. Il sito non sarà sempre visitabile, ma solo in determinati giorni. Chi vorrà accedere lo potrà fare attraverso una visita guidata, con una guida turistica», specifica Toso.

I biglietti d’entrata «avranno un prezzo accessibile -continua-. Gli ospiti del nostro b&b, che è in mezzo ai due ettari, potranno invece vedere le opere quando vogliono, dato il soggiorno da noi. Mettere opere all’aperto in modo che tutti possano vederle è un atto di grande democrazia culturale; andare oltre, ovvero creare un museo en plein air sottintende un atto di volontà che vuole essere un ponte stabile e duraturo tra arte e territorio».

Toso a Sovana infatti non gestisce solo il nuovo museo, ma anche un b&b (bed and breakfast) ed un’enoteca. È un’imprenditrice, oltre che appassionata di arte. «Le nostre iniziative sono tutte a favore del territorio», ci tiene a sottolineare. Il nuovo parco potrà essere traino per l’economia locale: «In tanti quando vengono nel Triangolo del Tufo si fermano solo a Pitigliano. Con questa nuova iniziativa noi cerchiamo di dare spazio anche a Sovana, un borgo di ottanta abitanti che è una chicca. Anche il Comune di Sorano ci sostiene in quest’esperienza».

Memore della sua vita a Livorno, dove ha vissuto la prima parte della sua vita, Toso invita la cittadinanza a farle visita. «Ci vogliono oltre due ore da Livorno ad arrivare qua, ma ne vale la pena: per info, il sito www. poggiobart.it.l
 

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