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Livorno, sedicenne picchiato dal branco: ora scattano le indagini della polizia

di Martina Trivigno
Livorno, sedicenne picchiato dal branco: ora scattano le indagini della polizia

La famiglia dell’adolescente aggredito in Venezia ha deciso di sporgere denuncia: per giorni non è riuscito ad andare a scuola

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LIVORNO. Ha avuto bisogno di riflettere, ma forse sarebbe più corretto dire di farsi coraggio. Non è stato facile per il 16enne livornese aggredito dal branco in Venezia sabato sera ripercorrere quei terribili momenti. Ma alla fine, anche grazie al consiglio di chi gli vuole bene, il ragazzino si è deciso ad andare in Questura giovedì scorso per raccontare tutto.

Le indagini

Ora la polizia ha avviato le indagini per provare a rintracciare il capobranco, un coetaneo della vittima, e anche gli altri che in via della Cinta Esterna lo hanno accerchiato, minacciato e picchiato. Provvidenziale è stato l’intervento di alcuni migranti del vicino centro d’accoglienza che sono intervenuti, scongiurando il peggio.

Niente scuola per giorni

A raccontare al Tirreno quello che è accaduto è stata la madre del ragazzo aggredito (di cui omettiamo le generalità per tutelare l’identità della vittima minorenne) che è stata chiamata dal figlio intorno alla mezzanotte di sabato scorso: il giovane, dopo l’intervento dei migranti, era riuscito a fuggire, rifugiandosi a casa di un amico in zona piazza Mazzini.

A seguito delle botte, il 16enne ha riportato un trauma cranico, ma anche lividi e contusioni in tutto il corpo. Per giorni non è riuscito ad andare a scuola, temendo di incontrare i suoi aggressori. Poi l’atto di coraggio: la denuncia. La polizia ha avviato le indagini per rintracciare e identificare il branco.

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