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Ricerc-attrici universitarie e artiste: a Livorno va in scena l’intelligenza artificiale

Ricerc-attrici universitarie e artiste: a Livorno va in scena l’intelligenza artificiale

Scienza e creatività si intrecciano: un bel progetto dell'Università di Pisa col Teatro 4 Mori

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LIVORNO Stardust. Ovvero l’intelligenza artificiale diventa teatro con il progetto dell’Università di Pisa che prende vita, sabato alle 21, sul palco del Teatro 4 Mori (ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria all’indirizzo info@cinema4mori.it o messaggio whatsapp 342.5431247). Scienza, etica, diritto e tecnologia si incontrano sul palcoscenico per interrogarsi su un tema che sta cambiando la nostra vita quotidiana: l’intelligenza artificiale. È inoltre prevista la partecipazione straordinaria di Grazia Di Michele, cantautrice e direttrice artistica di “Effetto Venezia”, da sempre impegnata nel legare musica, cultura e sensibilizzazione sociale.

Battito e bit

E il titolo dell’originale evento ben rende il senso: “Intelligenza artificiale. Battito e bit: il futuro in due chiavi?”: lo show è ideato dall’Università di Pisa. È un progetto che parla di scienza, teatro, arte, ricerca, donne, nato lo scorso anno per raccontare il fascino della scienza a un pubblico più ampio, utilizzando le storie, le competenze e le visioni delle donne che fanno ricerca. Il progetto prende forma in uno spettacolo teatrale originale, in cui arte e scienza si incontrano per dare vita a una modalità di comunicazione innovativa, capace di coniugare rigore scientifico e linguaggio artistico.

Scienza e teatro

Dopo il tutto esaurito dello scorso anno al Teatro Verdi di Pisa, l’edizione 2025 con la regia di Manuela Bollani, riunisce 4 ricerc-attrici dell’Università di Pisa che rappresentano altrettanti sguardi sull’intelligenza artificiale: Chiara Magliaro, ingegnera biomedica che studia modelli in miniatura del cervello umano; Francesca Naretto , informatica che lavora su sistemi di Ia trasparenti ed etici; Veronica Neri, filosofa morale che riflette sulle conseguenze delle nostre scelte tecnologiche ed Elettra Stradella, costituzionalista che indaga il rapporto tra diritti, uguaglianza e nuove tecnologie.

Attraverso la loro voce, StarDust intreccia divulgazione scientifica, pensiero critico e arte scenica per esplorare le potenzialità e i limiti dell’intelligenza artificiale, e per chiedersi quale posto conservi l’umano in un mondo sempre più digitale. Con loro due artiste accompagneranno il pubblico in un viaggio tra emozione, conoscenza e creatività: Emanuela Grimalda e Gold Mass.

Il conservatorio Mascagni curerà il contributo musicale. La regia di Manuela Bollani traduce il pensiero scientifico in linguaggio teatrale. L’edizione di StarDust ha il coordinamento scientifico di 5 ricercatrici dell’Ateneo di Pisa: Benedetta Mennucci, Marilù Chiofalo, Chiara Galletti ed Enza Pellecchia . La direzione organizzativa e il coordinamento sono invece affidati a Andromedart Agency di Marta Priore e Valeria Iaquinto. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di Cibm e di tante altre tante realtà.l
 

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