Il Tirreno

Livorno

Il lutto

Livorno piange Elio Falleni, per anni il custode del PalaMacchia

di Stefano Taglione
Elio Falleni, morto a 78 anni
Elio Falleni, morto a 78 anni

Già allenatore a Salviano, ha gestito per 15 anni il bar della palestra Gemini. Innumerevoli manifestazioni di cordoglio

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LIVORNO. È stato per anni il custode del PalaMacchia, il “tuttofare” del palazzetto, motivo per il quale praticamente tutti in città lo conoscevano. Livorno piange Elio Falleni, morto nei giorni scorsi a 78 anni. Per tre lustri ha gestito il bar della palestra Gemini, mentre prima ancora era stato allenatore nel Carli Salviano. Lascia la moglie Tina, i figli Dario, Diego e Paolo, oltre ai nipoti Nicola, Bianca, Pietro, Sara e Davide. Il funerale si è svolto nella mattinata del 14 ottobre al cimitero dei Lupi.

«Sei sempre stato un combattente, grazie “babbino”», è stato il messaggio del figlio Diego, a testimonianza della tempra da guerriero di Elio che, anche nei momenti più duri della malattia contro la quale ha combattuto, non rinunciava mai a vivere la vita e a “presenziare” al palazzetto. Innumerevoli, sui social, i messaggi di cordoglio. Soprattutto dal mondo della pallacanestro Don Bosco, che ha in gestione l’impianto sportivo di via Allende e, su Facebook, ha ricordato la figura di Falleni, fondamentale per tutti nel mondo del basket labronico. «Carissimo Elio – il messaggio di Francesco Sufrà, dirigente della società di basket – quando mi hanno chiamato per dirmi che te ne eri andato, sono rimasto profondamente colpito. Ho atteso qualche ora prima di scrivere, per lasciarmi attraversare pienamente dal dolore e dal dispiacere di non poterti più rivedere. Sapevo che quest’estate avevi avuto nuovi problemi, ma speravo si potessero risolvere, perché sei sempre stato un guerriero dall’anima nobile e gentile. Ci siamo conosciuti da poco, dal mio arrivo al Don Bosco lo scorso anno, ma ho potuto subito apprezzare la tua bella persona, e conserverò per sempre un caro ricordo di te nel mio cuore. Hai smesso di soffrire e ora puoi finalmente riposare in pace. Un abbraccio e le mie più sentite condoglianze alla tua famiglia».

«Grande Elio – scrive Eleonora Pulidori – sempre disponibile anche nei suoi momenti più difficili. Ho perso il conto di felpe, borracce e ciabatte che mi ha ritrovato: era sempre lì a ogni ora del giorno, mando un grande abbraccio alla famiglia». «Ciao Elio. Un’istituzione del PalaMacchia. Buon riposo», le parole di Ezio Bargigli ancora sui social network. «Non ti dimenticheremo mai per la tua disponibilità, cortesia e simpatia», scrivono Paolo Paoli e Paola Parisi.

«Ciao carissimo amico Elio – aggiunge Romano Lemmi –. Abbiamo passato tanti anni insieme: prima a Campo a Lupo a Montenero e dopo al Busoni, all’Antignano-Montenero. Quando mio nipote ha iniziato gli allenamenti con il Don Bosco, la prima cosa che gli ho detto: “salutami Elio", poi la triste risposta della grave malattia. Grande Elio, come amico e uomo di sport, grande padre di famiglia». «Sono addoloratissimo. Riposa in pace Elio, mai sopra le righe e un signore nei suoi modi di fare», scrive Emiliano Ferretti. «Fai buon viaggio Elio. Ci lasci un sacco di ricordi belli. Un abbraccio a tutta la famiglia Falleni e uno speciale a Tina», aggiunge Cecilia Antonini commentando il cordoglio del Don Bosco. In tantissimi, ieri mattina, si sono stretti al dolore dei familiari durante le esequie che si sono celebrate al cimitero dei Lupi. Una persona, Elio, che la città farà fatica a dimenticare.

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