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Livorno (e provincia), un commerciante su tre non batte lo scontrino: le attività controllate e cosa è emerso questa estate

di Stefano Taglione

	Controlli della Finanza
Controlli della Finanza

Sanzionati anche 15 impianti di benzina. Sequestrati oltre 418mila articoli falsi, per un valore complessivo sul mercato di oltre 300mila euro

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LIVORNO. Un commerciante su tre non batte lo scontrino. È questo il dato più rilevante emerso dai controlli svolti quest’estate dalla guardia di finanza in tutta la provincia di Livorno nel settore “turistico-balneare”, ovvero in bar, ristoranti, bagni, alberghi e negozi in generale. «Dall’inizio di questa estate, che ha visto la costa toscana e le isole prese d’assalto da tanti vacanzieri – spiegano dal comando provinciale, comandato dal colonnello Gianluca Forcina – i finanzieri della provincia di Livorno hanno avviato attività e controlli in molteplici settori di competenza, in molti casi anche per riscontrare segnalazioni e chiamate al numero di pubblica utilità 117.

Nel contesto economico-finanziario, al fine di tutelare gli operatori economici onesti, particolare attenzione è stata prestata al cosiddetto “distretto turistico-balneare”, che impegna migliaia di lavoratori. Oltre 750 i controlli tesi a verificare l’osservanza degli obblighi di rilascio di scontrini e ricevute fiscali da parte degli esercenti, con violazioni vicine al 30%: in pratica un esercente su tre non rilascia documento fiscale».

Lavoratori al nero

«Particolare attenzione è stata rivolta alla tutela dei lavoratori – proseguono i finanzieri –. Sono state individuate 146 persone non in regola con la normativa previdenziale e verbalizzati 17 datori di lavoro per l’utilizzo di manodopera irregolare o in “nero”».

Benzinai nel mirino

Ma non solo: le fiamme gialle hanno verificato anche i prezzi alle pompe di benzina, facendo particolare attenzione all’esposizione dei prezzi medi regionali. Le verifiche, in generale, sono state svolte nell’ambito della collaborazione fra le forze di polizia della provincia di Livorno. «I distributori di benzina e gasolio controllati sono stati 15, di cui sei irregolari soprattutto in relazione alla mancata o corretta esposizione dei prezzi al pubblico. Capita infatti – proseguono i militari – che il prezzo al litro pubblicizzato sui cartelloni esposti nelle adiacenze dei benzinai sia inferiore rispetto a quello effettivamente praticati nelle colonnine». Per questo sono scattate le multe.

Lotta al “tarocco”

«Nel campo della contraffazione, della tutela dal “made in Italy” e della sicurezza dei prodotti sono stati sequestrati oltre 418mila articoli falsi, per un valore complessivo sul mercato di oltre 300mila euro – sottolineano i finanzieri –. I pezzi più richiesti sicuramente le borse e le pochette dei più noti marchi del lusso, nonché i giocattoli per i più piccoli».

Spaccio di droga

«Quotidiano e diuturno – proseguono – è l’impegno nella lotta allo spaccio di stupefacenti. In aggiunta alle attività di contrasto al traffico internazionale effettuate in ambito portuale, oltre cento sono gli interventi effettuati, con 22 denunce, tre arresti e 95 segnalazioni alle autorità prefettizie, nonché con il sequestro di oltre 2 chili tra cocaina, eroina, marijuana e hashish. Particolarmente intensa in questo contesto la sistematica attività di controllo effettuata sui porti e nelle zone della movida, con l’impiego delle unità cinofile di Livorno e Piombino. Proprio grazie al formidabile fiuto dei cani antidroga i finanzieri della Compagnia di Portoferraio hanno denunciato un sedicenne elbano che nei pressi dell’ingresso di un noto locale estivo dell’isola, dove era in corso una serata musicale, è stato trovato con 25 grammi di hashish, nonché 470 euro in banconote di piccolo taglio. La successiva perquisizione del domicilio, eseguita con l’assistenza dei genitori, ha consentito il rinvenimento di un panetto di hashish del peso di 80 grammi, abilmente occultato all’interno del frigorifero. Nel mese di giugno, inoltre, un militare delle fiamme Gialle piombinesi, libero dal servizio, con l’aiuto di una pattuglia in servizio di pubblica utilità 117 accorsa sul posto è intervenuto per bloccare un uomo, successivamente identificato in un cittadino extracomunitario di origine marocchina, in palese stato di alterazione psico-fisica dovuto all’uso di sostanze stupefacenti, intento ad aprire le auto in sosta per rubarne il contenuto. Il militare, infatti, lo aveva notato intento ad armeggiare sulle auto e, dopo aver chiesto l’ausilio della pattuglia, è intervenuto per bloccarlo. Ha poi reagito aggredendo il militare con un coltello, ma i finanzieri sono riusciti in supporto riuscivano a disarmarlo e arrestarlo per furto, violenza e minaccia a pubblico ufficiale».

I controlli proseguono

«Le operazioni portate a termine dalla guardia di finanza testimoniano il costante impegno delle fiamme gialle nella tutela degli operatori economici rispettosi delle leggi, della salute e della sicurezza dei cittadini. Tali sforzi – concludono al comando provinciale – continueranno, nell’ottica di combattere gli insidiosi fenomeni della contraffazione e del traffico degli stupefacenti, che rappresentano un moltiplicatore di illegalità, per la loro capacità di alimentare i circuiti illeciti del lavoro nero, dell’evasione fiscale e del riciclaggio dei proventi illeciti». 

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