Il Tirreno

Livorno

Rissa sfiorata

Livorno, ancora caos notturno in via Buontalenti: «Grida per strada e minacce di morte»

di Claudia Guarino

	Il gruppo per strada in via Buontalenti
Il gruppo per strada in via Buontalenti

Abitanti esasperati: «Non ne possiamo più, in centro serve un presidio fisso»

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LIVORNO. Prima la discussione, a voce alta, al telefono. Poi le grida in direzione di una donna, nel frattempo sopraggiunta in via Buontalenti. Con i toni che, via via, si alzano sempre di più tanto che chi è lì intorno decide di intervenire. «Si è sfiorata la rissa - racconta una residente - nel corso di quella che è stata l’ennesima nottata di caos sotto le nostre finestre». Conclusa con l’arrivo delle volanti della polizia e delle pattuglie dei carabinieri. È iniziato tutto intorno alla mezzanotte di sabato. Una residente racconta di aver sentito «un uomo, probabilmente ubriaco, parlava al telefono con una donna, gridando e insultandola». Poi, a un certo punto, «abbiamo sentito delle grida spaventose e ci siamo affacciati alla finestra».

Per strada «c’erano l’uomo che prima era al telefono e una donna, probabilmente la stessa in precedenza apostrofata via cellulare. Lui la insultava, le diceva "ti ammazzo", e alcuni ragazzi sono intervenuti».Poi sono arrivati polizia e carabinieri «ma tutto questo caos è andato avanti fino alle 5 del mattino. E non è la prima volta. No riusciamo più a dormire».

Ecco, dunque, che alcuni residenti di via Buontalenti e via Gherardi del Testa si stanno organizzando. «Scriveremo una petizione e faremo una raccolta firme per chiedere un presidio fisso. Non si può più andare avanti così. Non è giusto». Perché una notte è la lite in strada, un’altra notte «sono le grida della gente che staziona fuori dai locali fino a notte inoltrata» un’altra notte ancora è «l’uomo ubriaco che grida e si accascia su un gradino, con successivo arrivo dell’ambulanza». Insomma, «crediamo che si debba mettere un freno a tutto ciò. Anche noi abbiamo il diritto di dormire».

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