Il Tirreno

Livorno

L'affondo

Livorno, il centrodestra all'attacco: «I sanitari sul “Pegaso” col certificato della palestra»

di Franco Marianelli
Un momento della conferenza stampa di Fratelli d'Italia
Un momento della conferenza stampa di Fratelli d'Italia

La denuncia di Fratelli d’Italia e dell’avvocata elbana Cesarina Barghini, in passato candidata a sindaca di Rio Marina in una lista civica supportata da Rifondazione comunista: «Così vengono certificati i requisiti psico-fisici»

2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. «Il rischio serio è che qualche infermiere o medico che si trovi a operare sul “Pegaso” (l’elicottero di soccorso della Regione Toscana) non solo non sia in grado di salvare le persone, ma che addirittura sia lui a dover essere salvato». L’allarme giunge dalla capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Marcella Amadio e dal consigliere Alessandro Perini, supportati dall’avvocata elbana Cesarina Barghini, celebre per esser stata la legale di Fausta Bonino (l’infermiera condannata all’ergastolo per aver ucciso con l’eparina quattro pazienti dell’ospedale di Piombino) e in passato candidata a sindaca di Rio Marina per la coalizione “Forum Cittadino” sostenuta dal centrosinistra e da Rifondazione comunista.

La denuncia nasce appunto dal mancato rispetto da parte della Regione e dell’Estar (l’ente che gestisce le selezioni per conto delle Asl) dei requisiti psico-fisici necessari per operare sul Pegaso. «Il bando è chiaro e prevede l’effettuazione di specifici esami (ecg, spirometrie, etc) perché questi operatori potrebbero doversi calare col verricello dall’elicottero o arrampicarsi su un monte. In realtà – a parlare è l’avvocata – i candidati prescelti hanno unicamente presentato (a firma del medico di famiglia) un banale certificato di sana e robusta costituzione, né più né meno come quelli necessari per frequentare una palestra. O un certificato di un medico legale estremamente generico, tanto da esser considerato da alcune procure come falso ideologico, anche se con conseguente archiviazione in virtù della buonafede dei medici non al corrente dei requisiti richiesti dal bando». Barghini specifica poi come il suo intervento non sia a tutela di alcuno, ma solo come cittadina elbana a tutela della salute degli isolani che del “Pegaso” necessitano più di altri.

«Prossimamente  – dice poi Perini – si pronuncerà il tribunale di Firenze per competenza sul caso». «Ma c’è di più – aggiunge Barghini – sa quali sono state le domande per accertare le competenze in tema di medicina d’urgenza con particolare riferimento al soccorso preospedaliero in tutti i suoi aspetti al lavoro dei candidati? Ad esempio: “Mi spieghi che vuol dire resilienza” o “Ritiene che il lavoro sul Pegaso la renda più forte o più fragile ?”.Lascio a voi tutte le considerazioni».

«In merito al bando per selezionare personale medico e paramedico per Pegaso 2 -conclude Amadio –  e considerando le tante anomalie riscontrate in detta selezione, ho proposto l’istituzione di una Commissione Regionale di indagine per approfondire e verificare quanto accaduto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
La tragedia

Scontro in moto a Pisa, morti a 16 e 17 anni: sequestrati i video. La certezza del babbo di Leonardo

di Lorenzo Carducci e Luca Cinotti