Il Tirreno

Livorno

L’operazione

Livorno, finisce in carcere dopo aver picchiato e rapinato una prostituta


	Pattuglie dei carabinieri (foto d'archivio)
Pattuglie dei carabinieri (foto d'archivio)

Il diciottenne, già punito con l’obbligo di firma, ha violato la misura cautelare. Ora è alle Sughere

1 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. All’inizio di luglio i carabinieri lo avevano arrestato dopo aver picchiato e rapinato una prostituta. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria la misura cautelare irrogata. Che però ora, dopo averla violata, lo ha portato in carcere. I carabinieri della stazione di Livorno centro, nei giorni scorsi, hanno arrestato e trasferito alle Sughere il diciottenne egiziano Othman Mustafa Hamdi Muhammad, difeso dall’avvocato Nicola Giribaldi, che poco meno di due mesi per riprendersi cento euro dopo la prestazione sessuale aveva aggredito una donna di 30 anni. 

«I militari dell’Arma – si legge in una nota del comando provinciale di viale Fabbricotti – in esecuzione del provvedimento scaturito dalle puntuali segnalazioni comunicate alla procura ogni volta che lo hanno sorpreso a non ottemperare alla misura cautelare, lo hanno rintracciato e quindi ristretto, terminate le procedure di rito, alle Sughere».

Primo piano
L’inchiesta

Prato, svolta nel caso Tommaso Cocci: indagati due esponenti politici di centrodestra – I nomi e le accuse