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Livorno, la Fortezza Vecchia torna in acqua come un’isola: bando da 3,3 milioni per i lavori

di Flavio Lombardi
Livorno, la Fortezza Vecchia torna in acqua come un’isola: bando da 3,3 milioni per i lavori<br type="_moz" />

Pubblicato l’avviso per trovare chi scaverà riportando tutte le mura in acqua. Ci sono venti giorni di tempo per partecipare alla manifestazione di interesse

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LIVORNO Se ne parlava da almeno trent’anni. L’idea è sempre stata contemplata negli strumenti urbanistici, ma mai nessuno aveva fatto lo scatto necessario per realizzarla. Ma adesso si entra finalmente e concretamente nel progetto di messa in acquaticità della Fortezza Vecchia. Il tutto va ricondotto all’ex presidente della Autorità di Sistema Portuale Luciano Guerrieri, ma anche all’amministratore unico della Porto Immobiliare 2000 Lorenzo Riposati, colui che è riuscito a muovere i denti di un ingranaggio bloccato dalla burocrazia.

Pubblicato sulla piattaforma della Regione nella quale amministrazioni pubbliche e società a partecipazione pubblica (come Porto Immobiliare) inseriscono gli avvisi, il bando per l’affidamento dei lavori relativi a “Parco Fortezza/acquaticità Fortezza Vecchia” impegnerà da subito il primo dei due lotti messi nel mirino: si tratta di 7.500 metri quadri, oltre ad altri 2.000 oggetto di concessione. È lo specchio, insomma, dove insiste il circolo nautico, dal ponte Santa Trinita al varco.

Praticamente, la parte nord ovest del comparto in oggetto, quella che guarda l’accesso in porto e che una volta diretti verso l’ingresso ci fa scorrere lungo il piazzale dei marmi. Un punto che iniziò poco dopo l’edificazione della fortificazione ad insabbiarsi per correnti. Tra fine Ottocento e inizio Novecento diventò invece come lo vediamo ora: tombato per fare spazio allo stoccaggio dei blocchi di marmo di Carrara. Un interramento naturale, questo, trasformato in seguito con l’opera dell’uomo a fini funzionali del porto. Con la parte acquatica della Fortezza sparita e le mura proiettate verso l’alto con due metri in meno in confronto al livello originario.

Ma presto si scoprirà nuovamente tutto, scavando fino a 2, 80 metri rispetto al piano attuale, restituendo l’antica armonia. Il tratto non sarà navigabile, anche perché verrà raggiunto il massimo possibile per non danneggiare le fondazioni dove sono stati rinvenuti i pali in legno. Caratteristici di questo monumento, della Fortezza Nuova, ma anche del quartiere Venezia.

La manifestazione di interesse scade il 29 agosto, termine entro il quale si scopriranno un massimo di dieci partecipanti secondo legge. Da qui, l’invito a partecipare alla gara che troverà chi poi se la aggiudicherà. Due step distinti per questa meraviglia, ciascuno, comporta opere economicamente importanti.

Il primo lotto, quello appena descritto, da 3,3 milioni, a carico Autorità di Sistema per il 72% e il restante 28% dalla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, finanziati tramite le risorse di Porto Immobiliare 2000. Un dono per Livorno dopo conferenza dei servizi che sarà ripetuto anche per il lotto numero due.

Si dovrebbe partire attorno a primavera prossima per una durata di un anno e mezzo. L’area prevede un recupero a verde, una passeggiata lastricata, tanti alberi, una scalinata accessibili ai disabili rivolta verso la Fortezza, e (ma questo si vedrà più avanti), la possibilità di un ristoro con tavoli, bagni e punto informazioni e soprattutto le statue in bronzo a grandezza uguale agli originali, tre metri, dei Quattro Mori liberati. Uno nell’acqua, uno che sta per tuffarsi, uno che legge un libro, uno che cammina immerso nei suoi pensieri.

Rientrerebbe in un discorso celebrativo nel quattrocentenario del monumento che ricorre nel 26, apprezzato e approvato dalla Soprintendenza. Andrebbero intercettati ulteriori fondi, e non è cosa semplice, trattandosi eventualmente di altri 600 mila euro. Un plus da città di respiro europeo, nel contesto di uno spazio che diventerà a prescindere uno dei nostri salotti buoni. Come dire, è una visione che già merita un dieci in pagella, ma che potrebbe strizzare l’occhio alla lode. Il secondo lotto, è quello lato Capitaneria di Porto, con la banchina che andrebbe ad affacciarsi più verso il mare, progetto legato allo spostamento laterale di circa venti metri rispetto alla posizione attuale del ponte girevole che collega il molo Capitaneria alla Fortezza. Probabile che qui si parta subito dopo la conclusione dei lavori previsti sulla parte opposta, dopo aver nel frattempo esaurito l’iter medesimo procedendo nell’ordine con manifestazione di interesse e messa a gara. l

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