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Porto di Livorno, Gariglio: «Occupazione priorità assoluta. Nuova concessione? Entro fine anno»
Il commissario straordinario dell’AdSP annuncia una consultazione di mercato per rilanciare l’area ex LTM e salvaguardare i livelli occupazionali
LIVORNO. Salvaguardare i posti di lavoro e rilanciare lo sviluppo competitivo del porto: sono le priorità indicate dal commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Davide Gariglio, nella sua prima riunione con l’Organismo di Partenariato. Un incontro in cui sono stati affrontati i nodi più critici legati al futuro dell’area occupata da LTM – la società del gruppo Moby attiva nella movimentazione Ro/Ro – e alla riorganizzazione del lavoro portuale.
A seguito della crisi di LTM e della sua decisione di non rinnovare la concessione in scadenza a dicembre 2025, l’AdSP ha già avviato l’iter per riaffidare gli spazi della Darsena 1. «La tenuta dei livelli occupazionali in porto è per noi una priorità. Qualsiasi operazione strategica sullo sviluppo del porto non potrà prescindere da questo elemento», ha dichiarato Gariglio, che ha partecipato all’incontro insieme al dirigente del demanio Fabrizio Marilli.
Al centro del dibattito anche la valorizzazione delle aree libere: «Non si può parlare di occupazione senza affrontare il tema demaniale – ha precisato – Quegli spazi sono risorse preziose, fondamentali per il futuro dello scalo».
Nuovo bando e consultazione del mercato
L’AdSP sta lavorando alla pubblicazione di un nuovo bando per l’affidamento della concessione. Il bando dovrà garantire non solo la crescita dei traffici, ma anche il riassorbimento dei lavoratori ex LTM all’interno di un nuovo soggetto autorizzato ai sensi dell’articolo 18. In questa direzione, Gariglio ha annunciato una consultazione di mercato – prevista dal DM 202/2022 – che servirà a raccogliere manifestazioni di interesse e delineare le caratteristiche delle future concessioni.
Il nodo ALP e l’organizzazione del lavoro
Accanto al tema delle concessioni, resta centrale la questione dell’organizzazione del lavoro. Sotto osservazione c’è in particolare l’ALP (Agenzia Lavoro Portuale), soggetto monopolista per la fornitura di manodopera temporanea ai sensi dell’articolo 17 della legge 84/94. Secondo Gariglio, «è prioritario immaginare un allargamento della pianta organica dell’art. 17, la cui forza lavoro risulta esigua rispetto a quella complessivamente impiegata in porto», aggiungendo che «questa è la traccia che sta seguendo l’Adsp e su cui contiamo di andare avanti con il coinvolgimento del Ministero competente».
L’obiettivo dichiarato è di arrivare entro il 31 dicembre 2025 alla definizione sia del nuovo assetto concessorio dell’area ex LTM, sia dell’ampliamento dell’organico ALP, coinvolgendo in questo percorso anche il Ministero competente.
Clima di collaborazione
Gariglio ha infine sottolineato il clima costruttivo del confronto con gli operatori portuali: «Ho trovato una forte unità di intenti sulle questioni da affrontare e sulle linee tracciate dall’ente. È un segnale incoraggiante per il futuro del porto».