Livorno, torna la banda degli Honda Sh: la polizia sequestra un furgone
I residenti in allarme li hanno disturbati: subito intervenuti gli agenti delle volanti, recuperati tutti i mezzi
LIVORNO. Volevano rubare decine di motorini in una notte. Quasi tutti Honda Sh. Spostarsi con un furgone, dalle strade dove erano parcheggiati, fino al deposito dove nasconderli. Smontarli, modificarli: per rivenderne i pezzi o, eventualmente, spedirli con i container in Senegal dal porto di Livorno come scoperto qualche anno fa dalla polizia. Un deposito forse analogo a quello smascherato qualche settimana fa dagli agenti del commissariato a Rosignano Solvay, che al termine di una complessa operazione fatta anche di pedinamenti e inseguimenti hanno denunciato due livornesi di 45 e 35 anni. All’interno, oltre a vari scooter smontati e parti di motore evidentemente da rivendere, un Piaggio Beverly 300, una Husqvarna 701 imballata con il cellophane e un immancabile Honda Sh, il motorino in assoluto più acquistato (e purtroppo anche più rubato secondo le statistiche) a Livorno e in provincia.
Il sequestro
Ma l’importante è che siano stati scoperti. Tutto è accaduto all’una della scorsa notte in via Russo, nella zona nord della città. Un gruppo di persone – si ipotizza almeno cinque, ma è un numero che andrà confermato dalle indagini – si è palesato sotto un condominio, scassinando le catene con cui erano legati alcuni Honda Sh per portarli a bordo del furgone. I residenti, per fortuna – complice il caldo e le finestre aperte – hanno sentito i fortissimi rumori, si sono affacciati e hanno dato l’allarme. Facendo intervenire i poliziotti della Squadra volante della questura, diretta dal commissario capo Gabriele Nasca, che sono riusciti a evitare il peggio arrivando rapidissimamente, sequestrando il furgone e avviando gli accertamenti.
La fuga
Una volta scoperti, poco prima dell’arrivo quasi istantaneo degli agenti, i colpevoli si sono dati alla fuga. È probabile che non fosse l’intera banda, che qualcuno attendesse loro nel deposito. Sono fuggiti su un’auto, che i residenti hanno descritto sommariamente ai poliziotti, i quali hanno fatto tutto il possibile nelle ore notturne per cercare di rintracciarli. Pattugliando a più non posso la città e avvertendo anche le altre forze dell’ordine di Livorno e delle province vicine.
Le indagini
Ora a indagare saranno i colleghi della Squadra mobile di via Fiume, coordinati dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli, che avranno il compito di dare un volto e un nome ai componenti della banda. Il furgone, come c’era da aspettarsi, è risultato rubato: rubate erano anche le targhe apposte davanti e dietro, che si riferivano ad altri mezzi. Un’azione, quella dei malviventi, attuata per depistare ancor di più gli investigatori, che comunque attraverso le eventuali impronte digitali presenti a bordo potranno senz’altro fornire delle prime risposte. L’inchiesta è solo all’inizio: l’obiettivo, anche questa volta, è riuscire a rintracciare i ladri di motorino che anche la scorsa settimana a Livorno hanno seminato il panico.
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