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Da Livorno all'Olimpo della musica per Jordan: Bartorelli e Fabiani sono gli artisti delle star

di Claudio Marmugi
Da Livorno all'Olimpo della musica per Jordan: Bartorelli e Fabiani sono gli artisti delle star

Batterista e sassofonista a Silverstone per il tributo al fondatore della band della Formula 1

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LIVORNO Due livornesi nell’Olimpo della musica internazionale per ricordare il mito Eddie Jordan. Il batterista Leandro Bartorelli e il sassofonista Claudio Fabiani hanno tenuto una serie di concerti a Silverstone con la band della Formula 1, fondata da Eddie Jordan, scomparso nel marzo scorso all’età di settantasei anni.

Due livornesi tra le star mondiali, è proprio il caso di dire. Perché non finisce qui.

I due artisti labronici, due autentici fuoriclasse della musica, hanno suonato con Mike Rutherford dei Genesis e con Rick Astley (proprio quello di “Togheter Forever” e “Never gonna give you up”) – con loro Luca Pachetti, originario di Calci, che da 18 anni vive e suona a Londra.


Non è una cosa nuova per i due artisti livornesi, che in passato hanno già duettato con le più grandi star della musica mondiale (basta guardare i loro profili social per scorgerli con i componenti dei Pink Floyd, degli U2 o dei Simple Minds) .

«La nostra band suona sempre con ospiti incredibili – spiega con grande energia Leandro Bartorelli – noi siamo quello che in gergo tecnico viene chiamato il tappeto, si fidano di noi, siamo amici, sanno che siamo professionisti e i big vengono a suonare senza fare troppe prove prima». Entrambi i musicisti hanno avuto il proprio spazio personale con i loro assoli durante le esibizioni delle star.

E non si fa mai l’abitudine a tanta vetrina internazionale. «È sempre un’emozione essere qui, ma questa volta di più, per tutto quello che significa oggi», va avanti Claudio Fabiani sottolineando l’emozione provata.


La band “Eddie and the Robbers”, infatti, suona da molti anni insieme. Su Youtube c’è un video con Eddie Jordan, Leandro Bartorelli e Claudio Fabiani già a Silverstone nel 2011.

L’occasione di questi giorni è legata proprio all’omaggio a Jordan (di cui Bartorelli è stato insegnante personale di percussioni) , imprenditore carismatico dell’automobilismo da corsa, a cui gli amici di sempre hanno reso un commosso tributo proprio a Silverstone, durante l’ultimo Gran Premio d’Inghilterra di Formula 1, che si è svolto domenica scorsa.

«Siamo qui per ricordare lo zio Eddie – continua Bartorelli – siamo la sua band. In questo momento siamo proprio al Big Ben di Westminster, in questa celebrazione molto anglosassone, con tanta musica al posto delle lacrime».

Lo scorso anno è uscito il primo singolo di Leandro Bartorelli “Pizza”, brano che ha fatto cantare mezzo mondo, tra cui nientemeno che il principe Ranieri di Monaco, suonato anche da Claudio Fabiani, sempre al sax.

Nel brano suonano il padre di Leandro, Giuliano Bartorelli alla chitarra, Claudio Citarella al basso, Enrico Rinnoci al piano elettrico e Vladimiro D’Angella (anche produttore e mix al “Blue Room House Studio”) ai synth e alla chitarra elettrica. l


 

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