Il Tirreno

Livorno

Violenza

Livorno, preso a botte dall’amico dopo cena e buttato fuori dall’appartamento

di Stefano Taglione
Una volante della polizia di Stato (foto d'archivio)
Una volante della polizia di Stato (foto d'archivio)

L’uomo è stato soccorso dagli agenti delle volanti della polizia di Stato e dai volontari della Misericordia di via Verdi

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LIVORNO. Prima hanno cenato insieme. Poi hanno litigato e si sono presi a botte, con l’ospite buttato fuori dall’appartamento e rimasto ferito a un sopracciglio sul pianerottolo. Una lite burrascosa quella avvenuta poco dopo le 23 di domenica 6 luglio all’interno di un’abitazione di un condominio di via Sant’Andrea, non lontano da piazza della Repubblica e da via de Larderel. Il padrone di casa, secondo una prima e sommaria ricostruzione dell’accaduto, dopo il diverbio ha chiamato il 112, facendo intervenire una volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, diretto dal commissario capo Gabriele Nasca.

I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno salito le scale dello stabile imbattendosi nel ferito, che fra l’altro in quel momento era stordito e stava praticamente dormendo. Agli agenti ha raccontato ciò che sarebbe accaduto all’interno dell’appartamento. Prima la cena, insomma, poi la lite sfociata in violenza, quindi subito degenerata. Non è chiaro se i fumi dell’alcol possano aver influito sul diverbio sfociato poi nelle botte. Dalla centrale operativa di viale Boccaccio, dove ha sede la Squadra volante, è per precauzione scattata anche una chiamata al 118, con la sala dell’emergenza-urgenza territoriale di viale Alfieri che ha inviato sul posto un’ambulanza della Misericordia di via Verdi, giunta nell’edificio con i volontari della confraternita.

I soccorritori hanno medicato l’uomo contuso, che ha poi rifiutato ulteriori cure mediche e il conseguente trasporto in ospedale, che sarebbe avvenuto in codice giallo, il secondo livello dell’emergenza-urgenza sanitaria. Le sue condizioni di salute, insomma, non destavano fin da subito particolari preoccupazioni. La ferita, infatti, è per fortuna risultata di poco conto e guaribile in poco tempo. Ora, se dovesse presentare denuncia in questura, scatteranno le indagini coordinate dalla Squadra mobile di via Fiume, coordinata dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli

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