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Livorno, «Sua figlia ha avuto un incidente»: anziana derubata di tutto l’oro

di Stefano Taglione
Un'anziana al telefono (foto d'archivio)
Un'anziana al telefono (foto d'archivio)

È successo in Borgo Cappuccini, parla la donna vittima della truffa: «Sono ancora sotto choc». Rubati bracciali, anelli e medaglie per qualche migliaio di euro

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LIVORNO. «Signora, salve, sono un avvocato. Sua figlia ha avuto un incidente, fra poco passerà da casa sua un mio collaboratore perché ha bisogno di soldi». L’ha tenuta al telefono per oltre un’ora, spaventandola con l’ormai purtroppo rodata “tecnica dell’incidente stradale”. Poi, al citofono, ha suonato il complice – italiano, secondo una prima ricostruzione – facendosi consegnare tutto l’oro che aveva in casa – bracciali, anelli, medaglie e quant’altro – dal valore di diverse migliaia di euro.

Nuova truffa ai danni degli anziani: è avvenuta nella mattinata del 23 giugno nella zona di Borgo Cappuccini, dove l’anziana – una donna livornese di 75 anni – credendo di aiutare la figlia in difficoltà, che nel corso della telefonata non ha mai avuto il tempo di contattare a causa dell’abilità dei truffatori, si è ritrovata privata di tutti i gioielli, ai quali era affezionata perché frutto di regali ed eredità del passato. Un valore soprattutto affettivo, come capita in questi casi, che economico (comunque anche quest’ultimo elevato). «Sono ancora sotto choc, non voglio aggiungere altro», il racconto della signora al Tirreno, che ancora terrorizzata chiede l’anonimato. Sul posto, per verificare la segnalazione giunta al 112, sono sopraggiunti gli agenti della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, diretti dal commissario capo Gabriele Nasca, mentre delle indagini subito dopo aver ricevuto la denuncia si occuperanno i colleghi della Squadra mobile della polizia di Stato, coordinati dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli.

I poliziotti, con estrema sensibilità, hanno esortato la donna a non sentirsi in colpa, tranquillizzandola. Purtroppo, in città, non è certo la prima volta che accadono episodi del genere. Per questo, le associazioni, insieme al Comune e alle forze dell’ordine si sono da tempo messe in moto per porre un freno a un fenomeno così odioso verso le fasce più deboli della popolazione, sempre più a rischio dei malfattori senza scrupoli che si approfittano di far leva sul lato emotivo degli anziani per fare razzia di soldi e monili, per poi sicuramente rivenderli e fare cassa.

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