Addio a Gianni Galli, una vita in mare: «Era l’anima della vela labronica»
Il Cnl: «Riferimento nella classe Laser e socio onorario, ha creato campioni»
LIVORNO. «Era l’anima della vela labronica. Senza di lui non sarà più la stessa». Questo era per tutti Gianni Galli che si è spento ieri, a 74 anni, all’ospedale di Livorno. Ha combattuto con grinta e determinazione contro un tumore che gli era stato diagnosticato nell’ultimo anno, ma da quel momento non aveva mai mollato. “Non preoccupatevi, starò bene e tonerò a casa”, diceva a chiunque andasse a trovarlo agli Spedali Riuniti, dove era ricoverato da alcune settimane. Perché era fatto così Gianni Galli: lui, figura di riferimento nella classe Laser del Circolo nautico Livorno, da vero sportivo era abituato a non arrendersi mai e, da buon istruttore, era capace di infondere forza e coraggio negli altri. A lui bastava una sola parola di incoraggiamento per regalare serenità.
E ora è un dolore profondo quello che colpisce un’intera città e anche il mondo dello sport, a cui Galli mancherà moltissimo. Soprattutto al Circolo nautico Livorno dove, prima come regatante, poi come allenatore e adesso come socio onorario, era stimato e ben voluto da tutti. E, allo stesso modo, era molto noto nella Federazione italiana vela.
È stato lui, infatti, ad accompagnare nel loro percorso sportivo e agonistico campioni del calibro di Matilda Talluri, campionessa del mondo, e l’azzurro Francesco Marrai che, tra le altre cose, ha partecipato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016. Chi l’ha conosciuto e ha condiviso con Galli momenti di vita e di sport racconta che era un uomo con un carattere schivo ma, al tempo stesso, era un grande motivatore: bastava infatti una sua battuta per risollevare il morale dei suoi atleti anche nei giorni più grigi o prima di una regata impegnativa.
Galli, oltre al fratello Fabio, lascia la moglie Naho, che aveva conosciuto negli anni Ottanta proprio a Livorno quando aveva deciso di frequentare un corso di vela al Circolo nautico Livorno: ed è lì che è sbocciato l’amore tra i due da cui, poi, è nato il figlio Nicola. Restano, adesso, tanti ricordi di momenti felici e gli allievi – i suoi allievi – hanno voluto rendere omaggio al loro allenatore andandolo a trovare alle Cure palliative degli Spedali Riuniti fino all’ultimo. E domani, alle 9,30, saranno in moltissimi a dire addio a Gianni Galli alla camera mortuaria dell’ospedale di Livorno.
«Per tutti noi questo è un giorno molto triste per il nostro Circolo e per tutto il mondo della vela – ricorda il Circolo nautico Livorno, guidato dal presidente Piero Starita – . Ci ha lasciato Gianni Galli, figura di riferimento nella classe Laser, prima come atleta, poi come allenatore e dirigente sportivo. Gianni ha saputo trasmettere la sua passione con competenza, dedizione e umanità. In tanti, dentro e fuori dal nostro Circolo, gli devono qualcosa: un consiglio, una regata ben fatta, una motivazione nei momenti difficili. Ci stringiamo con affetto alla sua famiglia e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato. Non ti dimenticheremo mai. Buon vento, Gianni ».