Dirigente dei vigili del fuoco arrestato a Livorno: nuove commissioni di vigilanza anche in Provincia
La presidente Scarpellini: «Le riconvocherò per una questione di trasparenza». Stesso provvedimento da parte del Comune
LIVORNO. «Riconvocare le commissioni di vigilanza, per una questione di trasparenza, credo che sia la decisione più corretta. All’interno di questi organismi i vigili del fuoco, corpo sul quale non ho mai nutrito alcun dubbio e su cui ripongo la mia totale fiducia, erano chiamati a fornire dei pareri in merito, ad esempio, alle questioni sulle capienze degli impianti».
A parlare è la presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, che interviene così dopo l’arresto del dirigente e ingegnere dei pompieri Giuseppe Mazzotta, accusato nell’ambito di un’inchiesta delegata dalla pm Antonella Tenerani alla Squadra mobile della polizia di corruzione e riciclaggio per aver percepito del denaro nell’ambito delle sue funzioni quali la prevenzione antincendi e il rilascio delle conseguenti certificazioni ai locali. Certificazioni che comunque venivano poi stabilite dalle varie commissioni, quelle comunali nel caso di impianti o locali fino a 1.300 persone o provinciali se superiori.
Un organo collegiale che prevedeva anche la presenza di un funzionario del comando di via Campania, con Mazzotta che appunto in passato ne ha fatto parte. Per questo ora quelle commissioni saranno riconvocate e nel caso le capienze riviste. Nel frattempo il funzionario sessantenne – originario di Lecce, nel Salento, e residente nel Pisano, a San Casciano di Cascina – resta alle Sughere in regime di custodia cautelare per il rischio di inquinamento delle prove. «Questa notizia mi ha choccato – le parole di Scarpellini – dato che non me la sarei mai aspettata. In ogni caso questa è una decisione che prendiamo per trasparenza, a prescindere dall’esito che può aver avuto una data commissione. Ribadisco con forza la mia fiducia verso i vigili del fuoco e la loro integrità, che certo ai miei occhi non ne esce assolutamente mutata. Ho profonda stima anche del comandante provinciale, l’ingegner Vincenzo Raschillà».
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