Il Tirreno

Livorno

Straborgo: l'intervista

Gabriele Puccetti e la livornesità-show che diventa virale: in piazza Shèyla, Marisina & co.

di Francesca Suggi
Gabriele Puccetti e la livornesità-show che diventa virale: in piazza Shèyla, Marisina & co.

"Tutta colpa di mamma": spettacolo gratuito del comico, attore e cantautore da 40mila follower

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LIVORNO «Essere sul palco di Straborgo per me è orgoglio, un albero parte dalle radici e per me avere l’appoggio della mia città è essenziale, una sorta di nullaosta per quello che sarà. E sono riconoscente», da mille a 40mila follower in un anno il ciclone creativo Gabriele Puccetti è pronto a travolgere, stasera lunedì 2 giugno, piazza Mazzini, dalle 22,30. Con tutto il carico di livornesità che racconta a colpi di gag, musica, comicità, personaggi (Shèyla dalla parrucca verde fosforescente e i "nasini" come unghie e Marisina la nonna verace, i cavalli di battaglia), rivisitazione di brani famosi in chiave labronica a cui aggiunge le sue di canzoni, visto che è anche cantautore.

Trentadue anni, canta da quando ne ha 4, cresce in una famiglia dove la mamma con la sua naturale indole comica lo contagia e lo alimenta. Poi il nonno paterno Dino che faceva il cantante, l’amore incondizionato della nonna: diventa grande senza mai smettere di coltivare il suo sogno. Che si sta avverando. Il sogno di diventare un artista «nel senso di creativo: la costante della mia vita è sempre stata quella di manifestarmi e l’arte, più di ogni altra cosa, mi permette di farlo. Il mio è un continuo viaggio dentro di me per portare fuori quello che ho dentro, senza limiti», si racconta al Tirreno. Puccetti l’artista del one man show “Tutta colpa di mamma” che porterà anche stasera in scena. Puccetti il giovane uomo «tanto sono metodico e razionale nella quotidianità, quanto sono l’opposto nell’arte».

Nell’aprile scorso il palco del Goldoni, oggi quello di Straborgo e un nuovo tour in giro per l’Italia che si sta calendarizzando.

«In poco tempo ho fatto due palchi importanti della mia città alla quale sono riconoscente. Perché mi sostiene. Sto pensando anche a uno show, in futuro, di taglio nazionale».

Cosa porterà stasera sul palco? La mitica Shèyla ci sarà vero?

«“Tutta colpa di mamma” sarà uno spettacolo comico con la musica al centro, canteranno i personaggi che farò sul palco, canterò io i cavalli di battaglia rivisitati che hanno fatto il giro d’Italia sui social come le parodie di brani famosi “Tango” di Tananai o “Due vite” di Mengoni, e ancora “Sinceramente” di Annalisa. Non mancheranno canzoni mie, perché nasco come cantautore, con trascorsi anche da doppiatore. Shèyla sarà su quel palco: è una livornesità che va forte anche nel resto d’Italia, il personaggio viene molto apprezzato anche fuori, è istintiva, diretta, piace questo stereotipo della ragazza livornese, una caricatura. Porterò anche sua nonna, Marisina, l’ anima verace della Livorno vernacolare, un tributo alla memoria storica della mia città».

Deve molto alla sua mamma, visto che le ha in un certo senso dedicato il suo one man show?

«È un titolo sarcastico, nello spettacolo faccio anche un piccolo monologo in cui parlo della mia mamma: se sono qui è perché lei mi ha messo al mondo, e poi è proprio lei che, fin da quando ero piccolo, mi ha ispirato con il suo talento ironico e le parodie delle canzoni che faceva per farmi divertire. Del resto, l’arte è femminile»,

Da mille a 40mila follower in un solo anno. Come è cambiata la sua vita?

«Sicuramente è cambiata: un anno fa pubblicavo contenuti da utente, adesso sono diventato come si dice adesso un content creator. Posso dire che finalmente faccio il lavoro dei miei sogni, in linea con la mia indole, con quello che ho dentro. Ho un vasto pubblico che mi segue, ma non mi piace la definizione di influencer: sono un comico e non voglio censurarmi, ma ho un grande rispetto per il mio pubblico, per i bambini che mi seguono e penso sempre all’impatto che le mie cose possono avere. Anche questo senso di responsabilità va col cambiamento che sto vivendo. Mi piace che le persone mi fermino, rispondo sempre a chi mi scrive».

Come si diventa virali? È un lavoro anche gestire i social?

«I contenuti vanno postati con strategia, stando attenti agli orari: ci vuole costanza e diventa un lavoro anche quello. Prima di creare un contenuto lo devi pensare: i social oggi vogliono più la quantità che la qualità, anche se per me è essenziale la qualità. Anche in questo caso lo faccio col fuoco del divertimento e non mi pesa».l

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