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L’agguato ai livornesi con catene e aste fuori dal palasport

L’agguato ai livornesi con catene e aste fuori dal palasport

Basket: imboscata contro i tifosi Libertas a Vigevano: «Questo non è sport. È una vergogna»

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LIVORNO. Domenica scorsa non è stata una giornata facile per i tifosi della Libertas che hanno seguito la squadra a Vigevano per sostenerla in Gara-4 di Playout salvezza di serie A2 contro la squadra locale.

I livornesi, infatti, sono stati oggetto di un vero e proprio agguato da parte di oltre 50 vigevanesi e solo il tempestivo intervento della Forze dell’Ordine ha evitato guai ai supporters amaranto. Tra l’altro un tentativo di aggressione c’era stato anche venerdì sera in occasione di gara-3. Un’imboscata – quella – fallita nonostante fosse stata fatta con il buio, dopo la partita. In quel caso il serpentone di mezzi dei livornesi era riuscito ad evitare il contatto con i tifosi di casa grazie all’intervento delle personale del servizio d’ordine.

I fatti

Domenica, invece, è accaduto tutto attorno alle 17. 40, venti minuti prima della palla a due. Il lungo corteo di tifosi della Libertas – auto e minivan – era ormai arrivato nei pressi del PalaElachem – impianto appena fuori dal centro, in una zona periferica e circondato dalla vegetazione – quando dalla boscaglia sono spuntati i vigevanesi brandendo aste di bandiere e catene. All’interno di uno dei mezzi in transito era presente anche Marcella Ferretti, social media manager della Libertas che ha raccontato: «Ci siamo spaventati. Alcuni tifosi gialloblù – con il volto scoperto e le aste delle bandiere in mano – sono arrivati a colpire il minivan sul quale ero a bordo. Ci sono stati lanciati anche numerosi fumogeni. Questo non è sport. È una vergogna». La polizia ha poi disperso i tifosi di Vigevano che hanno fatto il loro regolare ingresso nell’impianto.

Clima ostile

All’interno del PalaELAchem la situazione non è stata meno tesa anche in senso letterale visto che teso è stato il braccio di tanti vigevanesi che hanno esibito senza pudore il saluto romano. Non sono mancate le offese di matrice sessista e omofobe al presidente della Libertas Marco Benvenuti, preso di mira anche perché diversamente abile.

Insomma: un clima ostile che però non ha portato a nessun provvedimento da parte del Giudice Sportivo. Alla ElaChem infatti non è stato comminato neanche un centesimo di multa per le offese al massimo dirigente della Libertas. E domani c’è gara-5. L’unica buona notizia di questi velenosissimi playout sta nel fatto che l’anno prossimo – qualsiasi sarà il risultato dello spareggio di domani – le due società militeranno in categorie diverse per cui non dovranno più incontrarsi. Già due anni fa, tra l’altro, i cento tifosi livornesi furono accolti durante la regular season di serie B con offese, cori e provocazioni e un corposo cordone di polizia e carabinieri dovette tenere lontani i vigevanesi dai pullman amaranto. 

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