Livorno, distrugge il braccialetto elettronico ed evade: è in carcere - Chi è
Il venticinquenne fermato dai carabinieri dopo aver litigato con la madre e rotto il dispositivo per il controllo elettronico degli spostamenti
LIVORNO. Ha distrutto il braccialetto elettronico allontanandosi dagli arresti domiciliari, dove si trovava in regime di custodia cautelare. Per questo, il venticinquenne originario di Corigliano Calabro Mourad Fraiji, è stato arrestato per evasione dai carabinieri della stazione di Livorno Porto e trasferito nel carcere delle Sughere.
Il giovane, difeso dall’avvocato Luciano Picchi, «si è reso protagonista di un’evasione dopo l’ennesima lite con la madre», spiegano dal comando provinciale dell’Arma. Indagato in passato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, «aveva già mostrato difficoltà nel rispettare le prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria. L’attuale regime rappresentava, infatti, un aggravamento della precedente misura meno restrittiva dell’obbligo di dimora», riepilogano i militari dell’Arma. Fraiji, poco più di due anni fa, era stato sorpreso in un appartamento insieme a un trentaduenne con 2,4 chili di hashish, suddivisi in 26 involucri, e nove grammi di cocaina.
Per questo venne arrestato. In preda a una forte agitazione, invece, nei giorni scorsi ha tranciato il braccialetto elettronico e si è allontanato dall’abitazione. È stato rintracciato poco dopo da una pattuglia dei carabinieri mentre vagava in strada «in evidente stato di escandescenza». Una volta calmato, i militari lo hanno trovato in possesso di alcuni effetti personali, abiti e del dispositivo di controllo distrutto. Poi il trasferimento alle Sughere.