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I numeri

Livorno, cause contro il Comune. L'assessora Ferroni: «Favorevoli tre sentenze su quattro»
 

di Stefano Taglione
L'assessore comunale al bilancio, Viola Ferroni
L'assessore comunale al bilancio, Viola Ferroni

La delegata al bilancio e agli affari legali: «L’anno scorso 60 pronunce su 81 ci hanno dato ragione»

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LIVORNO. Sessanta sentenze favorevoli su 81 solo l’anno scorso, mentre 13 su 17 (quindi la stragrande maggioranza, quasi quattro quinti) sono state pronunciate da gennaio ad oggi. Sono i numeri, confermati al Tirreno dall’amministrazione, sulle cause civili e penali derivanti dalle richieste di risarcimento danni presentate in tribunale dai cittadini contro il Comune. In molti casi sono procedimenti in cui una persona caduta ad esempio in corrispondenza di una buca su un marciapiede o lungo una strada si fa male, viene portata in ospedale, trascorre un periodo di malattia senza potersi muovere o lavorare e poi presenta il conto a palazzo civico, imputandogli la colpa per la presenza del dislivello, riuscendo a dimostrare l’incuria, l’assenza di segnalazioni o il fatto che comunque fosse difficile da vedere, specialmente al buio.

I numeri

Come spiega l’assessora al bilancio e agli affari legali dell’ente livornese, Viola Ferroni, «in consiglio comunale ci finiscono solo i casi in cui perdiamo, dato che il testo unico degli enti locali prevede la necessità di portare all’attenzione dell’assemblea le spese derivanti dalle sentenze di condanna, ma non vengono comunicate quelle a noi favorevoli, la maggior parte, che indicano un trend opposto a quello che può essere percepito dalle sedute». Richieste di risarcimento danni, quelle derivanti dalla responsabilità civile sulla custodia dei beni pubblici come le strade o i marciapiedi, che riguardano tutte le amministrazioni municipali d’Italia, che si trovano a gestire centinaia di chilometri di proprietà che, complice il tempo, si rovinano e hanno sempre più bisogno di manutenzione. Ma non solo, anche enti proprietari di arterie come ad esempio le Province, le Regioni o l’Anas – di cui Il Tirreno ha recentemente scritto in merito a un risarcimento avvenuto dopo un incidente a un motociclista lungo la Variante Aurelia, a Cecina – si trovano a far fronte a queste criticità. «I numeri parlano chiaro – prosegue Ferroni – visto che solo per citare il 2024 abbiamo vinto 60 processi civili su 81». Si tratta del 75% di successi, una percentuale che sale al 76,5% analizzando i risultati, ancora provvisori, di quest’anno: da gennaio ad oggi, infatti, 13 sono state le pronunce favorevoli a palazzo civico e quattro quelle contrarie. «Vorrei anche complimentarmi con la nostra avvocatura – conclude Ferroni – per la competenza e l’elevata professionalità che in ogni occasione dimostrano».

L’assicurazione

Il Comune, in ogni caso, negli anni scorsi si era già cautelato stipulando una polizza assicurativa dal costo di 9.800 euro l’anno, come aveva confermato nel 2022 al Tirreno il sindaco Luca Salvetti. Copre i sinistri sopra i 25.000 euro, soglia sotto la quale scatta la franchigia e a pagare è solo l’amministrazione. Un’assicurazione che quindi protegge le casse pubbliche dalle richieste particolarmente onerose, in modo tale che l’ente non si ritrovi con problemi di bilancio in caso di sentenze particolarmente sfavorevoli.

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