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Livorno, il liceo comunità che cerca spazi «Laboratori e inclusione al centro»

di Luca Balestri
Livorno, il liceo comunità che cerca spazi «Laboratori e inclusione al centro»

Al Niccolini-Palli Ottocento studenti e 5 indirizzi che preparano all’università. La preside Cini: «Fiori all’occhiello il Musicale e il Coreutico: gli sbocchi»

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LIVORNO. Una scuola-comunità di ottocento alunni.  Che prepara all’ università. Dove il dialogo, l’inclusione e i laboratori a detta della dirigente sono al centro del liceo Niccolini Palli. «Il nostro è un contesto scolastico dove sentirsi studenti e studentesse attive, coinvolti in prima persona nelle scelte dell'istituto, e dove poter avere una progettazione delle attività di formazione e informazione pensate in una chiave sempre nuova e attenta alle esigenze del singolo», fa il quadro la dirigente scolastica Teresa Cini. Nelle parole di Cini, il Niccolini Palli non forma solo lo studente, ma «la persona, garantendo una preparazione completa e di ampio respiro, visto il ventaglio di possibili sbocchi universitari e di altro tipo».

Cinque indirizzi

Cinque gli indirizzi che gli studenti e le studentesse hanno l'opportunità di scegliere: liceo classico, economico sociale, scienze umane, musicale, coreutico. Ottocento tra alunni e alunne, 120 docenti, e un personale scolastico di 20 dipendenti: è una comunità mediamente piccola e con «una sola anima, quella del Polo umanistico», scherza la dirigente. La comunità dell'istituto è coesa: «Anche se gli indirizzi sono 5 e le esigenze dei ragazzi e delle ragazze sono diverse da un percorso all'altro, la progettualità trasversale di sistema aiuta a creare sinergia e a vivere la scuola come comunità scolastica».

Una scuola inclusiva

«La scuola accoglie circa il dieci % di studenti con disabilità e il 12,5 % di studenti con bisogni educativi specifici, dati in continuo aumento. Rispondiamo ai bisogni della comunità scolastica con la progettazione di percorsi educativi didattici attenti al singolo e al potenziamento delle attitudini e stili cognitivi di ciascuno -a e ancora - Questo con attività laboratoriali per favorire lo sviluppo del vero del sé e del principio di autodeterminazione, nell'ottica del progetto di vita».

Laboratori al centro

La prima cittadina del Palli specifica anche come sia lei che tutto lo staff scolastico siano sempre pronti a rispondere alle esigenze degli studenti. «Sottolineerei il nostro impegno nel soddisfare le richieste di dialogo, da parte di componente alunni e famiglie, e di ascolta. Ad esempio la garanzia della presenza dello sportello d'ascolto nelle tre sedi della scuola». A fronte del non alto numero di studenti, sono molti i laboratori che gli alunni utilizzano durante le loro lezioni. Distribuiti nelle sedi di via Maggi e di via Rossi, oltre all'aula magna, attrezzata con proiettore e mega schermo, c'è un laboratorio di chimica e fisica, un laboratorio di tecnologie musicali, uno di scrittura creativa, uno linguistico e uno di archeologia. Due invece i laboratori per musica d'insieme ed altre attività, e addirittura quattro laboratori di inclusione. «Talvolta i laboratori sono utilizzati per attività aggiuntive, come sportelli di ascolto e attività alternative» aggiunge la preside. Non ci sono laboratori nella sede di via degli Asili, edificio della Provincia in prestito dallo scorso settembre al liceo. E che ci sarà anche per il prossimo anno. Sono quattro le aule in via degli Asili, e non possono starci più di cento persone contemporaneamente, compresi insegnati e personale scolastico.

Il liceo cerca spazi

«In base alle iscrizioni, che prevediamo portino ad un ulteriore incremento del totale, avremmo bisogno di ulteriori spazi, anche considerando che il plesso del Goldoni ancora permane in utilizzo del liceo Enriques», fa presente la numero uno della scuola. Poi l'appello alla Provincia: «Attendiamo la chiusura delle iscrizioni di lunedì e siamo certi che la Provincia saprà individuare con noi le soluzioni logistiche adeguate».

Da qui all’università

Al di là della fame di spazi, Cini fa presente gli sbocchi, una volta usciti dal “suo” liceo. «La nostra scuola garantisce una guida nella strutturazione dell'individuo, nella creazione di un sapere profondo, complesso e critica, nella definizione di una un metodo di studio rigoroso e sfidante. Così come nella formazione di una forma mentis aperta al cambiamento, pronta al mutamento del punto di vista, abituata all'esercizio dell'avvicinamento al diverso e alla comprensione di ciò che è altro e lontano nel tempo e nello spazio».

Il liceo garantisce una formazione a tuttotondo, che avvicina gli alunni e le alunne a qualsiasi facoltà universitaria vogliano frequentare. «Come si può osservare dai dati di Eduscopio per quanto riguarda il liceo Classico, l'Economico sociale e Scienze umane, molti studenti al termine degli studi scelgono un ambito vicino alle discipline giuridico-politiche, umanistiche o più legate al mondo dell'economia, così come in molti optano per le discipline sociali -l'analisi - È interessante anche notare come numerosi siano anche coloro che prediligono facoltà scientifiche, oltre l'11 %. Questo a riprova che una buona formazione a tuttotondo apre le porte non solo dell'ambito umanistico, ma anche di quello più tecnico e scientifico». Fiore all'occhiello, per la preside, sono i licei Musicale e Coreutico. «Riescono a coniugare una formazione liceale a una formazione pratica, ricca di esperienze sul campo, come la realizzazione di spettacoli al Goldoni, a corsi di formazione, a Pcto ah hoc». l

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