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Livorno, compra casa e dopo anni scopre che non è la sua. Dove nasce il clamoroso errore

di Claudia Guarino

	Rossano Canziani
Rossano Canziani

Sulla carta l’alloggio di proprietà è quello in cui abita il vicino: «Errore nel contratto scoperto durante la ristrutturazione»

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LIVORNO. Ha comprato un appartamento del Comune ma, anni dopo, ha scoperto che in realtà è proprietario di quello di fronte. «Sa come me ne sono accorto? – racconta Rossano Canziani, che abita al civico 7 di via Lunardi –. Stavo facendo dei lavori e il geometra nel conto aveva messo un terrazzo da sette metri quadrati. Insistevo nel dirgli che il mio era di tre metri, ma non c’era verso. Poi abbiamo capito perché c’era stata questa divergenza. Nelle carte che aveva lui io risultavo proprietario della casa della mia vicina, il cui terrazzo è effettivamente di sette metri quadrati». E se Canziani – insieme al legale che lo segue (l’avvocato Nicola Quaglierini del foro di Livorno) – dice che «sono passati due anni e ancora non siamo riusciti a far correggere questo errore», il presidente di Casalp Marcello Canovaro spiega che la cosa «è in fase di risoluzione. Manca solo una firma». Ma andiamo con ordine.

L’acquisto

All’incirca una decina di anni fa Walter Canziani, padre di Rossano, acquista un appartamento del Comune fino a quel momento gestito da Casalp. Come prevede la normativa, vengono preparati gli atti per l’operazione di compravendita e vengono poi firmati dal notaio incaricato. E così avviene il passaggio di proprietà di uno degli appartamenti della palazzina al civico 7 di via Lunardi. Rossano Canziani vive lì col padre e con la madre Annamaria.

I lavori

«A un certo punto decidiamo di fare dei lavori previsti dai bonus – racconta Rossano – e sorge un problema con un terrazzo». Perché il tecnico, nel lavorare sulla cartina dell’edificio, aveva considerato la presenza di un balcone ampio 7 metri quadrati, mentre quello reale era più piccolo. «Ho scoperto così che quando mio padre aveva comprato la casa qualcuno aveva fatto confusione con gli atti».

Compravendita caos

Sostanzialmente alla famiglia Canziani era stato venduto l’appartamento accanto invece di quello in cui vive attualmente. Questo perché c’è stato un errore nella scrittura del numero relativo al subalterno. «In pratica siamo proprietari della casa della nostra vicina, che adesso è vuota, invece che di quella in cui abbiamo abitato per anni e che eravamo convinti di aver acquistato». Questo, peraltro, ha creato anche problemi in fase di successione. «Quando babbo è morto, due anni fa, non abbiamo potuto fare il passaggio di proprietà dell’appartamento giusto».

«Due anni di problemi»

E a quel punto Canziani si rivolge all’avvocato Quaglierini per cercare di risolvere la faccenda. «Abbiamo fatto più volte presente il problema sia al Comune che a Casalp, ma in due anni non c’è stata alcuna risoluzione, solo un rimpallo di responsabilità. Io nel frattempo ho fatto dei lavori e ho investito in un appartamento che credevo mio e invece non lo è. D’altra parte non ho intenzione di andarmene, anche perché l’altro appartamento (quello suo sulla carta, ndr) è senza riscaldamento e senza impianto idraulico».

«Stiamo risolvendo»

Il presidente di Casalp, da parte sua, spiega che «nei giorni scorsi in Comune (che era il vecchio proprietario della casa, ndr) è stata firmata la procura (una sorta di delega, ndr) a Casalp per inserire negli atti il subalterno con il numero giusto. Ora manca un passaggio col notaio». Rossano Canziani e sua madre, nel frattempo, sulla carta sono ancora proprietari dell’appartamento accanto a quello che credevano essere il loro. Almeno per il momento. 

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