Il Tirreno

Livorno

Il caso Biolabor

Livorno, la guerra delle analisi del sangue: due laboratori e la contesa del marchio nello stesso palazzo

di Giulio Corsi
Livorno, la guerra delle analisi del sangue: due laboratori e la contesa del marchio nello stesso palazzo

Uno si chiama Biolabor Servizi Sanitari, l’altra ha cambiato nome in Lab33. E gli utenti sono disorientati

29 ottobre 2024
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LIVORNO. Ogni giorno, da anni, decine di livornesi si recano in via March numero 20, al Picchianti, per farsi i prelievi del sangue in uno dei laboratori privati più noti della città. Oggi però quel laboratorio si è “sdoppiato”. E quando si arriva in via March, prima ancora di varcare il cancello d’ingresso, ci si trova davanti a un bivio: da una parte Lab 33, gruppo Paim (che nel 2021 aveva assorbito Biolabor), dall’altra Biolabor Servizi Sanitari, la nuova Biolabor.

La storica Biolabor Scrl ha cambiato nome in Lab 33 rimanendo operativa. Altri marchi “Biolabor” o simili niente hanno a che vedere con lo storico laboratorio che oggi si chiama Lab 33. Entrata dall’ingresso principale del palazzo blu”, si legge su un manifesto affisso alla rete esterna. Ma quando si entra nel portone c’è anche l’altra Biolabor, con il logo originale e lo storico slogan “ambiente lavoro sanità”.

È la fotografia di quella che qualcuno ha ribattezzato, semplificandola (ma non troppo), la “guerra delle analisi del sangue”, anche se una parte importante dell’attività (e del fatturato) di entrambe le società arriva dalla medicina del lavoro e dalla medicina sportiva.

Che cosa è successo? E chi è la vera Biolabor? 


Quel che è certo è che la diatriba sta disorientando larga parte dell’utenza. Tutto nasce da fatti avvenuti negli ultimi quattro anni. Nel 2021 il Gruppo Paim, società cooperativa di Cascina effettua una fusione per incorporazione con Biolabor società cooperativa, di fatto assorbendola. La nuova società per un periodo si chiama Paim Biolabor, prima di diventare Lab 33. Dopo due anni, nel 2022, alcuni vecchi soci della Biolabor – tra cui uno dei fondatori Alessandro Santillo, che ne è stato a lungo presidente – escono da Paim e (ri)fondano la Biolabor Servizi Sanitari, non più Società cooperativa ma Srl. Che nel frattempo acquisisce nuovi capitali con l’entrata di importanti soci livornesi, in particolare Yann Inghilesi e Luca Colò, attivi rispettivamente nel settore biomedicale e delle spedizioni, e soci della Libertas. «I dipendenti dell’attuale Biolabor Servizi Sanitari sono stati soci e dipendenti della storica Biolabor: insieme rappresentano oltre 300 anni di vita professionale spesa in Biolabor», dice Inghilesi, presidente di Biolabor Srl, rivendicando l’eredità della vecchia società.

Ma il presidente del Gruppo Paim Giancarlo Freggia risponde: «La storica Biolabor è nostra e si chiama Lab 33. Tramite fusione per incorporazione la Biolabor storica è passata nel gruppo Paim. I dipendenti? La direttrice di Lab 33 è la dottoressa Daniela Costalli, fondatrice e direttrice della Biolabor Scarl dal 1993».


 

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