Livorno, concessioni demaniali sui fossi: dal 1° gennaio 2025 cambia tutto
L’amministrazione sta per passare dall’Authority nelle mani del Comune
LIVORNO. Dal 1° gennaio 2025 l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno non amministrerà più i beni e le aree demaniali marittimi ricompresi nel circuito dei fossi (nel demanio marittimo non rientrano gli scalandroni e le pertinenze terrestri). Da quel momento, infatti, le competenze, e quindi anche l’assegnazione delle concessioni, passeranno nelle mani del Comune di Livorno.
Di recente il presidente Luciano Guerrieri ha firmato un’ordinanza per la gestione provvisoria del «compendio demaniale dei fossi» sottolineando di proseguire fino al 31 dicembre di quest’anno «le attività amministrative e gestionali sino ad oggi svolte, a tutela dell’utenza e della cittadinanza». D’altra parte Livorno è una città che nasce e si sviluppa sul mare, che ne compenetra così tanto l’identità da insinuarsi profondamente nel suo tessuto urbano fino a costituire, attraverso il sistema di canali navigabili, i fossi appunto, una delle sue principali caratteristiche architettoniche.
E i Comuni, come spiegano da Palazzo civico, esercitano importanti funzioni amministrative sul demanio marittimo, la fascia costiera a più stretto contatto con il mare, che fino a pochi anni fa era di esclusiva competenza dello Stato, ma il recente trasferimento delle competenze alla Regione e ai Comuni è avvenuto per favorire lo sviluppo turistico di questa parte così rilevante del territorio nazionale. Oggi questo patrimonio, come ad esempio le spiagge, gli stabilimenti balneari o i porti turistici, appartiene ancora allo Stato ma è gestito dai Comuni che rilasciano le concessioni demaniali e ne disciplinano l’uso ai fini turistici con apposite ordinanze balneari. La competenza dei Comuni si estende anche al mare territoriale, la fascia di mare compresa nelle 12 miglia, quando non rilevino interessi primari di esclusiva competenza statale. E presto anche i fossi entreranno a far parte delle competenze del Comune di Livorno perché, come spiegano dall’Authority, sono stati individuati al di fuori dell’ambito portuale. In particolare, nel Documento di programmazione strategica di sistema (Dpss) dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno Settentrionale, approvato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si va a definire in modo puntuale il trasferimento delle competenze. Fino ad allora però – si legge nell’ordinanza dell’Authority – «le occupazioni in essere proseguono, salvo diversa successiva scadenza qualora prevista in concessioni in precedenza rilasciate, fino al 31 dicembre 2024». In pratica fino a quella data l’occupazione dell’area demaniale e degli specchi d’acqua lungo i fossi è comunque legittima, anche se l’efficacia dell’occupazione delle aree demaniali resta subordinata al pagamento delle somme previste.
