Il Tirreno

Livorno

Città e lavori

Livorno, fioriere e panchie per il nuovo look di via Ricasoli: «Così rilanciamo il commercio»

di Martina Trivigno
Livorno, fioriere e panchie per il nuovo look di via Ricasoli: «Così rilanciamo il commercio»

Inaugurato il primo tratto della strada dello shopping, ora avanti con gli interventi. Il sindaco: «Sostituite anche le tubature e abbattute le barriere architettoniche»

07 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Livorno Il primo tratto della “nuova” via Ricasoli è pronto. Sedute in corten e punti fioriti danno ora il benvenuto a chi arriva da piazza Cavour. «Così rilanciamo il commercio», commenta il sindaco Luca Salvetti. Un’isola “gemella” nascerà dall’altra parte della via dello shopping, una volta conclusi i lavori, mentre la passeggiata sarà abbellita con 16 olivi (ce ne sono già alcuni) sistemati in grandi vasi. Addio alle vecchie fioriere – per intenderci, quelle della discordia – in versione rosso acceso con alberelli incorporati, poi diventate (tra le altre cose nel corso della loro “vita”) anche manifesti politici con falce e martello.

L’investimento complessivo per rifare il look a via Ricasoli ammonta a circa 350mila euro ma, come spiega Salvetti, la riqualificazione non riguarda soltanto la parte estetica, ma anche i sottoservizi. I tubi che correvano sotto l’asfalto erano in condizioni pessime, così mal messi da costringere negli ultimi tempi il Comune e Asa, il gestore del servizio idrico integrato, a intervenire in media una volta al mese. «In collaborazione con Asa è stata sostituita la conduttura idrica ed è stata conclusa la pulizia e la manutenzione straordinaria delle due condotte fognarie nel primo tratto della strada insieme alla riqualificazione di tutta la pavimentazione stradale», sottolinea il primo cittadino.

La grande sfida, adesso, sarà quella di proseguire con il crono-programma degli interventi limitando il più possibile i disagi per residenti (in particolare per chi vive nel condominio Astoria) e negozianti. «Già la prossima settimana organizzeremo la logistica – prosegue Salvetti – Ci vorrà poi circa un mese per concludere il secondo tratto e altrettanto per terminare i lavori che sono particolarmente importanti anche sul fronte dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Prima, infatti, mancavano i collegamenti tra marciapiedi per chi, ad esempio, si sposta su una sedia a rotelle».

E per l’assessora Giovanna Cepparello nessuno rimpiangerà le vecchie fioriere che «creavano una barriera visiva non adeguata rispetto al tema del rilancio del commercio in centro al quale l’amministrazione tiene molto».

Va detto: i commercianti hanno accolto bene questa prima parte degli interventi. «Una riqualificazione del centro era necessaria e dal punto di vista estetico mi pace molto come è stata realizzata – commenta Francesco Novi, titolare della tabaccheria Novi – Adesso sta alla collettività prendersene cura». Sì, perché come precisa anche Silvio Balest del caffè Il Corso, il rischio è che sia l’inciviltà a prevalere. «Penso ai motorini che sfrecciano a tutte le ore nonostante si tratti di una zona pedonale – precisa – La speranza è che siano istallate delle telecamere di videosorveglianza in modo da tenere sotto controllo chi non rispetta le regole. Tenere alta l’attenzione è fondamentale per preservare gli interventi che sono un valore aggiunto per chi vive qui ma anche per i commercianti». Michela Cinini, titolare del Michela Cinini studio di via Sardi, chiede di allargare il raggio degli interventi oltre via Ricasoli. «Che è il salotto buono della città, è vero, e dunque questi lavori sono molto importanti – sottolinea la commerciante – ma anche le strade collaterali non devono essere tralasciate. Penso a via Sardi, attraversata spesso da molte mamme con passeggini, eppure la strada è impraticabile perché piena di buche che rendono difficile passare da qui. Ben venga via Ricasoli, ma non dimentichiamoci che tutte le strade del centro hanno la loro dignità e importanza».l



Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni