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La tribù dei 48mila: “Livorno come era”, un viaggio nel tempo che festeggia 15 anni

di Simone Fulciniti
La tribù dei 48mila: “Livorno come era”, un viaggio nel tempo che festeggia 15 anni

E' il gruppo Fb e poi l'associazione che celebrano la storia della città. I fondatori: «Numeri impressionanti e inaspettati. Punteremo a fare attività con le scuole medie»

15 maggio 2024
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LIVORNO È senza dubbi uno dei gruppi di Facebook che cattura maggiormente l’attenzione di chi ama Livorno, ma non solo. Dall’alto dei suoi quasi 48mila membri. “Livorno come era…(foto di Livorno vecchia e di livornesi del 1800-1900), compie quindici anni. Nato da un’idea di Spartaco Vivaldi, al quale nel tempo di sono aggiunti Stefano Ceccarini e Giorgio Mandalis, la “community” gode di ottima salute, ed è più viva e operativa che mai.

«Ho aperto il mio account personale su fb nel 2008 - racconta Vivaldi- Nel 2009 sono nati i “gruppi”. Da grande appassionato della storia di Livorno a livello amatoriale, e delle vecchie foto della città, ho dato il via a questa magnifica esperienza. Così, semplicemente. Non avrei mai pensato potesse avere uno sviluppo del genere». Le immagini postate sono diventate iconiche, e la ricerca di chicche è costante e incessante. «Una continua scoperta di sfaccettature e aspetti della vita labronica che non conoscevo, che il gruppo, con i commenti, sviscera. Da una foto si risale addirittura all’anno esatto in cui venne scattata, pur senza riferimenti cronologici. Ci sono approfondimenti importanti».

Come detto i numeri sono notevolissimi. «Quasi 500 post al mese, 8mila commenti, 57mila reazioni. Un post recente ha avuto successo altissimo, raccontava “Giovanni dalle bande nere” di Temistocle Guerrazzi: ha avuto una con una copertura di 240mila, il nostro record assoluto. Virale condiviso più di 600 volte. Sono rimasto stupito dal fatto che col tempo tanti hanno seguito le nostre orme giro per la Toscana, ma senza fare i nostri numeri. Nonostante la storia, come nel caso di Pisa».

Tra le tante, Vivaldi, ricorda la foto più vecchia di sempre. «Ritrae Piazza Grande, circa 170 anni fa, vuota: sembra di fare un viaggio nel tempo». Nostalgia e scoperta.

Con un retropensiero: era meglio prima. «C’è sempre quella nostalgia per una città che non esiste più - spiega Ceccarini-. Si dice "com’era bella", ma spesso si dimentica una cosa: quelle che vediamo sono spesso cartoline che vanno a ritrarre gli angoli più suggestivi, migliori. Ma ce ne erano altri, di angoli, che non si possono rimpiangere. Il rischio è quello di idolatrare la Livorno del passato, senza contestualizzare poi quello che era realmente, nel bene e nel male». Ma il gruppo non comprende solo studiosi o persone particolarmente interessate alla storia, o alla cultura.

«Un mix tra nostalgia e scoperta: qualcuno ama guardare le istantanee ingiallite solo per ricordare gli anni della gioventù e rimpiangere i tempi andati. Altri invece pubblicano foto corredate da informazioni storiche che danno un forte apporto culturale». Per chi gestisce il lavoro non è semplice. «Serve un impegno quotidiano di manutenzione, cercando di intercettare anche quei profili fake che spesso si insinuano, non richiesti. Facebook è social rivolto agli over 40/45. La nostra utenza rientra in questa fascia e dunque non avvertiamo cali».

Nel 2015, dato il successo in costante ascesa, nasce l’associazione culturale omonima.

«Una costola - dice Mandalis - nata dal gruppo social, da coloro, più motivati e attivi, tra i quali mi piace citare i collezionisti di cartoline antiche della città, come me, Roberto Tessari, Valerio Conti. Abbiamo messo a disposizione molto materiale. Dieci anni fa a dicembre con Spartaco, Stefano ed altri ci siamo incontrati, conosciuti di persona, e abbiamo deciso di fondare un’associazione che ne tempo ha fatto molte cose. Abbiamo avuto un protocollo d’intesa con la Provincia - prosegue il professore- , che ci ha dato una sala dove riunirci e poi ci mette a disposizione l’auditorium in caso di necessità». Conferenze, proiezioni, incontri, eventi, con un progetto preciso per il prossimo futuro. «Ora siamo interessati a iniziare collaborazioni con le scuole medie. Un percorso che avevamo scritto nello statuto. Saranno interventi con i giovani ai quali mostreremo immagini e relative didascalie. Raggiungeremo presto l’obiettivo». l


 

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