Livorno, tentato furto al Baretto dell'Accademia: «Danni al chiosco»
Il titolare Massimiliano Bonfigli: «Zona video sorvegliata, vedremo»
Livorno Una brutta sorpresa mattutina per Massimiliano Bonfigli. Arriva al suo Baretto dell’Accademia, sul viale Italia, davanti all’ippodromo e trova un “buco” alla finestra lato mare del chiosco. Ritrovando lì vicino anche il palo di ferro utilizzato per forzare la struttura e rubare all’interno. Tentativo andato a vuoto.
«Ho subito chiamato i carabinieri che sono prontamente arrivati e ho fatto la denuncia per tentato furto, ci tengo comunque a dire che questa zona è video-sorvegliata e le forze dell’ordine chiederanno la visione delle telecamere per risalire all’autore oppure agli autori», racconta lui che è, da 9 anni, simbolo dell’estate (quella che non tiene conto del calendario) che arriva per quella città di Livorno che ha il salmastro nel dna. Il chiosco è tornato ad animare quella parte di lungomare in occasione dell’equinozio di primavera (prima degli altri anni). Da mattina fino al calasole, tutti i giorni.
«Il danno non è da poco, in qualche modo devo tamponare con l’intervento di un fabbro per ripristinare quel foro», continua con amarezza. Amareggiato lui e anche i tanti affezionati di quella discesa a mare che trovano nel Baretto un servizio (caffè, aperitivi, colazioni, noleggio lettini e sup), un punto di aggregazione, socialità.
«Sono riuscito ugualmente ad aprire il chiosco: ribadisco che noi dentro al chiosco non lasciamo niente, quindi non c’è niente da rubare».
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