Il Tirreno

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Ladri nel bar degli Etruschi calcio: «Quarto raid in appena tre anni, ora basta»

di Stefano Taglione
Il presidente dell'associazione sportiva, Carlo Ghiozzi, mostra i danni
Il presidente dell'associazione sportiva, Carlo Ghiozzi, mostra i danni

L’amarezza del presidente Carlo Ghiozzi: «Danni per 800 euro, hanno portato via anche un tablet che utilizzavamo per la musica»

29 marzo 2024
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LIVORNO. Hanno fatto irruzione nel bar dell’associazione sportiva di piazza Ferruccio, gli Etruschi calcio, per la quarta volta in tre anni. Provocando almeno 800 euro di danni e rubando un tablet che veniva utilizzato per ascoltare la musica.

Ennesimo furto alla società calcistica guidata dal presidente Carlo Ghiozzi, che è anche capogruppo in consiglio comunale della Lega. La scoperta alle 2,25 del 29 marzo, quando è scattato l’allarme alla centrale operativa dei Vigili giurati, subito intervenuti sul posto facendo scappare i ladri o, comunque, evitando il peggio. «Nel sopralluogo – spiega Ghiozzi – è stato rilevato il cancello forzato e danni materiali alla porta del bar, poi abbiamo scoperto l’ammanco del tablet, un dispositivo di marca Samsung. L’allarme in qualche modo evita il peggio, visto che le guardie giurate arrivano subito, ma così è difficile andare avanti, perché il ricavato del bar ci serve a malapena per pagare le utenze e l’affitto del campo al Comune, invece dobbiamo provvedere ai danni».

Il primo raid, tre anni fa, fu devastante. Devastazione ovunque, uffici depredati: è da quel momento che Ghiozzi ha deciso di proteggersi. Una ricetta che ha funzionato, visto che gli altri tre colpi (incluso quello della scorsa notte) hanno avuto conseguenze assai minori, limitatamente al bar assalto e comunque sotto i mille euro di danni. Che in ogni caso, per un’associazione sportiva, è sempre una montagna da scalare. «Non abbiamo certi grandi capacità di spesa – conclude il presidente – quindi ogni raid dei malviventi ha ripercussioni molto importanti. Ho già chiamato un fabbro per rimettere tutto a posto, ma è chiaro che così siamo in difficoltà. Non saprei nemmeno come difendermi ulteriormente, visto che anche con più controlli penso che non cambierebbe molto. È disarmante questa situazione». 


 

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