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Fitodepuratore a Gorgona, i detenuti impegnati nella realizzazione dell’impianto

Fitodepuratore a Gorgona, i detenuti impegnati nella realizzazione dell’impianto

Il primo febbraio la pubblicazione dell’avviso di manifestazione di interesse per affidare i lavori: ecco come funzionerà

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LIVONO.  Fitodepuratore a Gorgona, i detenuti impegnati nella realizzazione dell’impianto: il primo febbraio la pubblicazione dell’avviso di manifestazione di interesse.

 Nell’avviso di manifestazione di interesse che Asa, soggetto attuatore degli interventi legati al Progetto Gorgona, pubblicherà il prossimo primo febbraio per l’individuazione di un operatore economico al quale affidare i lavori relativi all’ammodernamento dell’impianto di fitodepurazione saranno inserite premialità in caso di assunzione dei detenuti presenti sull’isola.

La notizia è stata lanciata in Comune: si è fatto il punto sullo stato di attuazione del progetto Gorgona, progetto promosso dal Comune  in partenariato con il gestore idrico Asa, l’Istituto Penitenziario di Livorno, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e l’Università di Firenze.

Per l’occasione erano presenti il sindaco Luca Salvetti, l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Livorno Gianfranco Simoncini, Camillo Palermo di Asa, Perla Macelloni e Marcella Gori per la Casa Circondariale di Livorno e Marco Solimano Garante delle persone private della libertà personale del Comune.

Sull’isola di Gorgona è in corso di realizzazione, infatti, un innovativo sistema depurativo delle acque reflue, oltre ad un intervento di produzione di energia da fonti rinnovabili a copertura dei consumi energetici dell’impianto di fitodepurazione che punta a far diventare l’isola autosufficiente e green. A questi si aggiunge la volontà di realizzare progetti sperimentali nel campo dei rifiuti. A tal proposito sono già intervenuti incontri con Reti Ambiente e Aamps.

Per la realizzazione di questi interventi innovativi, Comune di Livorno, Asa e Amministrazione Penitenziaria hanno ottenuto un finanziamento di circa 700 mila euro dal Fondo per gli investimenti nelle Isole Minori del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio.

“Voglio ricordare che l’isola è un quartiere della città – ha sottolineato il sindaco Salvetti parlando del progetto – Nel tempo sono stati diversi i momenti in cui Gorgona è stata attenzionata e al centro di progettualità che guardano all’ambiente e alla sostenibilità. In questo luogo, con tutte le sue peculiarità, tutte le sue problematicità, accadono cose significative e belle”.

“In questi anni – ha aggiunto l’assessore Simoncini – come amministrazione abbiamo scelto di fare di Gorgona un luogo sperimentale dell’economia circolare. In questa direzione il progetto che oggi si va a realizzare ne è un simbolo. Ciò che ci preme sottolineare, tuttavia, non è solo l’aspetto ambientale, quanto quello sociale, nel senso che Asa nella manifestazione di interesse premierà quella impresa che privilegerà l’inserimento lavorativo dei detenuti. In questa direzione va anche il Gorgona Academy, lo strumento che cerca di costruire le competenze lavorative per gli ospiti della Casa Circondariale”.

“Dopo aver progettato e pianificato questo intervento – ha affermato Camillo Palermo - ci troviamo a presentare questa manifestazione di interesse che uscirà il primo febbraio e che conterrà gli elementi essenziali per poter fare un lavoro che ha un alto contenuto simbolico, il fatto di privilegiare l’impiego dei detenuti rientra nelle specifiche indicazioni che abbiamo ricevuto a suo tempo dal carcere per sviluppare questo tipo di interventi”.

L’infrastruttura che sarà realizzata prevede il recupero delle acque reflue per produrre acqua per irrigare e allo stesso tempo recuperare i nutrienti da utilizzare come compost. In questo modo su Gorgona viene riproposta un’esperienza che ha già visto protagonista Asa nell’ambito del progetto europeo “Hydrousa” nell’isola greca di Lesvos.

“Voglio ringraziare l’amministrazione – ha dichiarato Macelloni – per la vicinanza dimostrata; una sensibilità che finalmente fa parlare di Gorgona, ma anche del carcere di Livorno, come facenti parte a tutto tondo del territorio cittadino. Per quanto riguarda questi progetti – ha proseguito – Gogona prova ad essere un luogo dove si possono sperimentare progetti di sostenibilità ambientale fondamentali anche dal punto di vista di creare in concreto occasioni di lavoro per i detenuti che siano poi formazioni professionali spendibili al momento del rientro in società”.

“Abbiamo accolto con favore fin dall’inizio il progetto – ha chiosato Gori – che consideriamo di estremo valore per i detenuti. Un’opportunità forse unica, come unica è Gorgona, dove il trattamento è fondamentalmente improntato sul lavoro”.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Garante delle persone private della libertà personale Solimano che ha fatto osservare come questo progetto sia “una testimonianza ulteriore di quanto ci sia attenzione nei confronti del tema del reinserimento, dell’inclusione sociale”.

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